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Napoli e Pompei versione noir

Dark Tourism: tour noir a Napoli e dintorni

Attrazione per il macabro, l'oscuro e per i luoghi di morte? Niente paura. Non siete malati, rientrate nella categoria dei dark. E anche il turismo si adegua con proposte ad hoc sulle tracce dei luoghi più tetri della terra.

Luna piena
Coniato negli anni Novanta da due professori universitari di Glasgow, John Lennon e Malcolm Foley, il termine “dark tourism” non è ancora troppo noto agli opuscoli e depliant ad alta tiratura. Se in campo musicale, il dark sfodera icone e atteggiamenti fin troppo noti (ultimi, in ordine generazionale, sono gli EMO), per quanto riguarda i viaggi, c’è da aspettarsi forse una tipologia di eccentrici viaggiatori truccati alla Marilyn Manson? Non proprio (per fortuna). L’attrazione per disgrazie e disastri, per i lati oscuri della vita insomma, pare che esercitino un fascino particolare su qualsiasi persona. Anche quella vestita in giacca e cravatta, per intenderci. Dunque, un tour nelle atmosfere più tetre della terra non è roba da iniziati.

Philip Stone lo definisce “viaggiare allo scopo di visitare luoghi di morte, distruzione o comunque macabri”. Un esempio? Il cimitero di Père Lachaise a Parigi attrae centinaia di migliaia di visitatori che rendono omaggio alle tombe di icone culturali come Oscar Wilde, Sarah Bernhardt e Jim Morrison. Oppure, Ground Zero a New York, sito talmente gettonato che è stato creato alla fine un itinerario apposito per i turisti, americani e non. Molto più diffuso all’estero che in Italia, il fenomeno si sta avvicinando anche nei nostri lidi prendendo di mira ciò che di più “brutto” ha da offrire il Belpaese. Una iniziativa in tal senso è quella proposta dal Decumani Hotel di Napoli che ha come luogo di partenza uno dei siti più ricercati dai turisti – dark e non – di tutto il mondo, Pompei. La visita degli scavi al chiaro di luna riserva di sicuro un’atmosfera struggente specie se supportata anche da voci, suoni e luci. Fino alla fine di ottobre, nei fine settimana, un’ora dopo il tramonto i dark possono darsi appuntamento sotto le “lune di Pompei” (www.lelunedipompei.it) per meditare insieme tra gli edifici della città romana con le sue vivide testimonianze di vita quotidiana sepolta per secoli sotto la cenere.

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Un altro itinerario degno della sensibilità oscura e introversa del viaggiatore dark è quello, famosissimo per la verità, che porta fin nei sotterranei di Napoli (www.lanapolisotterranea.it) tra ossari e resti di costruzioni greche e romane. In un dedalo di gallerie polverose la vita e la morte si intrecciano mentre lo spettro dell’antica Neapolis appare più vivido che mai. Ma il vero luogo cult per i Nosferatu di qualsiasi età è il cimitero. Ebbene, riaperti dopo trent’anni di chiusura, sono i cancelli del cimitero delle Fontanelle nel popolare Rione Sanità. Una vera manna di circa 40.000 resti accumulati nei secoli in un’area vastissima di 3000 mq: questa è, in particolare, la cripta del cimitero scavato nel tufo. Un’opportunità preziosa per stare a tu per tu con il culto dei teschi che, insieme a quello delle anime del purgatorio, è una tradizione ben radicata tra i napoletani.

Andando a scavare nei meandri di monumenti e luoghi di culto, sempre a Napoli, l’alone del macabro non tarda a farsi riconoscere. Ecco allora che nella Cavea sotterranea della famosa Cappella Sansevero (custode del capolavoro del Cristo velato), all’interno di due bacheche, è possibile contemplare con inevitabile inquietudine le famose Macchine anatomiche, ovvero gli scheletri di un uomo e di una donna in posizione eretta, con il sistema artero-venoso quasi perfettamente integro risalenti al 1763. Ultima tappa di questo tour tra gli orrori più o meno manifesti, è l’Ospedale degli Incurabili che già dal nome è tutto un programma. E’ il più antico ospedale d’Europa ancora operativo ed ospita, all’interno del “Collegio delle Pentite”, il Museo delle Antiche Arti Sanitarie che raccoglie ferri chirurgici dalle sembianze di veri e propri strumenti di tortura, una macchina anatomica settecentesca, libri antichi di medicina e reperti anatomici di vario genere.

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