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Patrimoni Unesco Italia: Parco Nazionale del Cilento e del Vallo di Diano

Cilento, il Parco Nazionale Patrimonio dell'Umanità

Oltre a Paestum, Velia e alla Certosa di Padula è la natura la protagonista del Parco campano

Campania, Camerota spiaggia
©iStockphoto
Marina di Camerota, spiaggia
Non solo di bellezze artistiche ed architettoniche si fregiano i Patrimoni dell’Umanità: anche la natura fa la sua parte, e l'Italia non è da meno. Il Parco Nazionale del Cilento e del Vallo di Diano, ad esempio, si trova in terra campana ed è formato da dolci colline ricoperte dagli ulivi che si specchiano nel blu del Tirreno, vivaci torrenti, boschi di castagni e di lecci. Il suo splendido paesaggio è interrotto da paesi abbarbicati alle rocce o adagiati sulle rive marine. Si tratta del parco mediterraneo per eccellenza grazie alla tipologia ambientale che lo contraddistingue, ed ospita vestigia di tutte le civiltà che si sono affacciate su questo mare, dal Paleolitico agli insediamenti di Paestum e Velia, dagli insediamenti medievali fino al capolavoro barocco della Certosa di Padula. Essendo, aconra oggi, un paesaggio vivente che mantiene un ruolo attivo nella società contemporanea, grazie ai caratteri tradizionali che lo hanno generato.

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Durante la Preistoria e il Medioevo la regione del Cilento è stata il principale passaggio per le comunicazioni culturali, politiche e commerciali attraverso le catene montuose che corrono da est a ovest: questo ha creato un panorama culturale di notevole significato. Il Cilento è stato l’unico modo esistente di comunicazione tra l’Adriatico e il Tirreno nella regione del Mediterraneo centrale. Il Parco comprende le cime degli Alburni, del Cervati e del Gelbison, oltre ai contrafforti costieri del Monte Bulgheria e del Monte Stella. Lo popolano circa 1800 specie diverse di piante autoctone spontanee, e la fauna è estremamente diversificata in virtù dell'ampia varietà di ambienti presenti sul territorio. Tra le specie di alto valore naturalistico spiccano il falco pellegrino, il lupo, l’aquila reale, la coturnice e la lepre appenninica.

Ma è grazie ai resti delle colonie greche di Elea/Velia e Paestum e alla splendida Certosa di Padula che il Parco si flora del riconoscimento Unesco. Paestum è uno dei più importanti complessi monumentali della Magna Grecia, dove si trovano innumerevoli reperti e manufatti decorativi, molti dei quali custoditi presso il Museo Archeologico Nazionale. Della città di Velia restano l'area portuale, Porta Marina, Porta Rosa, le Terme Ellenistiche e le Terme romane, l'Agorà, l'Acropoli, il Quartiere Meridionale e il Quartiere Arcaico. C’è poi la Certosa di San Lorenzo di Padula, la più grande d’Italia. Situata in provincia di Salerno vanta la presenza del più grande chiostro del mondo: circa 12.000 m² contornato da 84 colonne. 
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