San Quirico d’Orcia è un antico borgo situato nel cuore della Val d’Orcia, a circa 20 chilometri a sud di Siena. Immerso in un idilliaco paesaggio fatto di vigneti, oliveti e boschi di querce, è un interessante alternativa alle più note località come Pienza, Montalcino o Montepulciano, ricco com'è di attrazioni quali rocche, pieve medievali, chiese e palazzi. Uno dei principali monumenti della cittadina è la Casa dell’Abate Naldi, conosciuta anche come Palazzo Simonelli Santi, che si trova al numero 24 di Via Dante Alighieri. Edificata nel XVII secolo per conto di Matteo Naldi, medico e scienziato senese, archiatra di papa Alessandro VII Chigi, passò nel 1684 in proprietà ad Angelo Simonelli, esperto d’arte e nipote di Nicolò Simonelli, curatore a Roma delle collezioni d’arte Chigi e Pamphili. I discendenti di Angelo sono ancora oggi i proprietari di questa dimora, che risulta essere location perfetta per eventi, matrimoni, produzioni cinematografiche e set fotografici.
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La facciata è intonacata, con modanature in travertino che segnano i piani e le cornici delle finestre. Il balcone al piano nobile e due panche in muratura con seduta in travertino completano l’arredo della facciata, sulla quale si trova anche lo stemma della famiglia Naldi. Attraverso un portone monumentale si accede dalla strada ad un primo ingresso dove si trova un portone ligneo con parte centrale a grata, sopra il quale si trova lo stemma della famiglia Simonelli. Si entra quindi nel secondo ingresso dal quale partono le scale monumentali in travertino che conducono al piano nobile, vero fiore all’occhiello della struttura insieme al giardino. Sul fondo si accede al grazioso cortile nel quale si trova un interessante pozzo secentesco. L’ingresso al primo piano è caratterizzato da una coppia di finestroni con vetri a piombo da cui si accede anche alle scale che conducono ai piani superiori un tempo utilizzati per gli alloggi della servitù.
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I saloni a destra e a sinistra di questo ingresso, si affacciano rispettivamente sulla via Dante e sul giardino pensile, quest’ultimo collegato all’edificio tramite tre terrazze. Le sale che si affacciano sulla via Dante conservano i decori originali del 1700 mentre quelle sul giardino sono state ridipinte dopo i danni subiti durante l’ultima guerra mondiale. A completare il tutto l’arredamento con diversi mobili e dipinti dei secoli XVII e XVIII integrati nel corso delle generazioni da mobili di epoche successive, conferendo alla casa un’atmosfera calda e vissuta. Da non perdere neanche il piccolo mezzanino al quale si accede dalla seconda rampa di scale, il secondo piano e i palchi. Da sapere che un’ultima rampa di scale porta alla piccola torre sopra i tetti da cui si può ammirare il paese e la campagna circostante da una posizione particolare.
Casa dell’Abate Naldi fa parte dell’Associazione Nazionale Dimore Storiche
L’Associazione Dimore Storiche italiane, Ente morale riconosciuto senza fini di lucro, è l’associazione che riunisce i titolari di dimore storiche presenti in tutta Italia.