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Bressanone. Fascino antico spirito moderno

Capoluogo della valle, Bressanone, è una città che merita più che mai di essere vissuta e amata.

Bressanone
courtesy of ©Associazione Turistica Bressanone
Capoluogo della valle, Bressanone, una città che merita più che mai di essere vissuta e amata. Oltre a vantare una ricca tradizione storica, la plurimillenaria città altoesina serba un presente molto felice in fatto di turismo. E non potrebbe essere altrimenti vista la vocazione leggendaria all’ospitalità che risiede negli abitanti del luogo. A sperimentarla fu, tra gli altri, l’arciduca Massimiliano d’Austria che, diretto verso nord al seguito di esercito ed elefante (dono del re del Portogallo), fece sosta a Bressanone. Da allora uno dei più famosi alberghi della città si chiama ”Elefante”. Non c’è niente di meglio che esser stranieri in terra altoesina. Il culto delle tradizioni è un privilegio dedicato ai turisti che sconfina dal momento puramente folckloristico per farsi stile di vita. Basta sostare nei masi tirolesi, caratteristici della zona, o anche semplicemente sedersi in uno dei tanti ristoranti della città, per rendersi conto dell’atmosfera particolare che avvolge luoghi e abitanti di questo lembo d’Italia, ai confini dell’Austria e della Svizzera. Alla confluenza dell’Isarco e della Rienza, Bressanone brulica di vitalità, perché qui c’è sempre qualcosa da fare. A cominciare da La Plose, rinomata stazione sciistica che dagli oltre 2500 metri di altezza domina la città. Per finire (si fa per dire) con il nuovo centro acquatico Acquarena appena inaugurato, che apre il comprensorio della Valle Isarco a una nuova modalità di fruizione del tempo libero. Passeggiare è uno dei migliori svaghi per scoprire le radici antiche di Bressanone: i suoi portici, le chiese, il Duomo, il chiostro, gli affreschi gotici e mitologici, i viali e quei giardini che le valsero l’appellativo di ”città giardino”. Effettivamente vista dall’alto Bressanone appare costellata di isole verdi. Un percorso privilegiato è quello che, oltrepassato il ponte Aquila, conduce nel polmone verde della città, i Giardini Rapp. Per addentrarsi nel nucleo storico, invece, il punto di partenza è Piazza Duomo, attorniata da maestosi fabbricati, a cominciare dalle imponenti facciate del Duomo e della Parrocchiale. L’interno del Duomo, ricostruito in stile barocco intorno alla seconda metà del Settecento, è caratterizzato da una sontuosa maestosità. A sud del duomo si trova il celebre Chiostro a 20 arcate, 15 delle quali superbamente affrescate. Attraverso Piazza Parrocchia, fiancheggiando la splendida Casa Goreth, ci si inoltra nell’ambito commerciale della città costituito dai Portici Maggiori e Minori, dai Bastioni e da Via del Mercato Vecchio. A sud i Portici Minori conducono alla ”Hofburg”, la secolare sede dei vescovi sino al 1964 e Museo Diocesano dal 1974. Il palazzo principesco è un autentico gioiello architettonico che al suo interno custodisce una ricca collezione di preziosi capolavori artistici. Informazioni: tel. 0472/802232 (Consorzio Turistico Valle Isarco)
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