C’è un luogo a pochi chilometri da Roma che in pochi conoscono, e coloro che ne sono a conoscenza lo ricordano come la ‘città morta’: è questo l’appellativo comune e piuttosto lugubre che molti danno al vecchio borgo di Galeria. Soprannome azzeccatissimo in verità, perché si tratta di un paese non solo abbandonato e svuotato, ma semi-distrutto e immerso nella vegetazione, caratteristiche che gli conferiscono un fascino degno dell'ambientazione di un romanzo horror vecchio stile.
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Galeria Antica si trova a poche centinaia di metri da Santa Maria di Galeria, borghetto pittoresco immerso nella campagna laziale, spesso utilizzato come set cinematografico, e per trovarla occorre lasciare l’automobile e avviarsi a piedi lungo un sentiero sterrato immerso nella vegetazione boschiva. Pian piano si sale verso la cima di un’altura, e si cominciano a scorgere i primi ruderi della ‘città perduta’, altro comune appellativo di Galeria, riconosciuta ufficialmente come Monumento Naturale da Rete Natura 2000. Arroccata su uno sperone di roccia tufacea, Galeria Antica è disabitata da poco più di due secoli, ma è ancora custode di un interessante impianto medievale che oggi si è mescolato alla vegetazione dando vita ad uno scenario raro e affascinante.
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Restano solo le macerie di un castello fortificato, al quale era annessa una chiesa di cui ancora si scorge il campanile risalente al XVIII secolo. Il luogo di culto giaceva già in stato di abbandono all’epoca in cui Galeria era abitata, perché fu trasformato in cimitero durante le epidemie malariche che affliggevano la zona. Altre tre chiese presenti nel borgo non ebbero più gloria, finendo distrutte in incendi, colpite da fulmini e demolizioni. Un 'presagio di maledizione' che, tra realtà e leggenda, accompagna ancora oggi l’atmosfera della visita. Diverse costruzioni sono ancora visibili ma semi-distrutte, e non esiste un vero e proprio percorso, tanto che, tra ruderi e intrecci di piante, occorre fare una certa attenzione a dove si mettono i piedi, anche in virtù dei cunicoli che si aprono come voragini e che un tempo conducevano a cantine e grotte sotterranee. Interessante il ponte in pietra che solca il fiume Arrone, a valle rispetto l’ex centro abitato.
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L’antica cittadina, sorta in epoca etrusca, diventa ancora più misteriosa se si pensa che non vi sono certezze circa le ragioni del suo abbandono. La più probabile delle ipotesi è che un’epidemia (verosimilmente di malaria) avesse decimato la popolazione, ma vi sono tracce di un abbandono così repentino, e il decadimento strutturale del paese così rapido che le leggende si sprecano, incluse quelle di fantasmi rimasti a sorvegliare le antiche dimore. Il borgo di Galeria Antica si trova tra i comuni di Anguillara Sabazia e Fiumicino, non lontano dal Lago di Bracciano in zona Osteria Nuova, e una passeggiata tra le sue rovine costituisce un’interessante visita in un angolo di Lazio decisamente poco noto.