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Roma ponti

Alla scoperta dei Ponti di Roma

Passeggiata attraverso i secoli ammirando i Ponti più belli della Capitale

Roma di notte con Castel Sant'Angelo
©iStockphoto
Roma, Ponte Sant'Angelo di notte
Roma e il Tevere: la storia della capitale è nata, cresciuta e consolidata sulla riva sinistra del fiume. Qui si trovavano il Campidoglio e gli altri Colli all’inizio del periodo dell’Impero Romano. Ecco perché i ponti di Roma hanno sempre avuto un ruolo determinante nel corso della sua storia. Inizialmente costruiti in legno per poter essere facilmente distrutti in caso di un’avanzata nemica, quando il potere dei Romani venne consolidato iniziarono le costruzioni dei ponti di pietra. Il ponte più antico di Roma si trova a Sud dell'Isola Tiberina, nel luogo dove una volta sorgeva il famoso Ponte Sublicio: si tratta del Ponte Emilio, costruito nel III secolo a.C, di cui oggi sono visibili gli imponenti resti dagli argini del fiume che gli hanno conferito la denominazione di Ponte Rotto.

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Nelle vicinanze ci sono il Ponte Fabricio e il Ponte Cestio che collegano l'Isola Tiberina alla riva sinistra e alla riva destra del fiume: vennero costruiti nel I sec a.C. durante il periodo in cui il quartiere di Trastevere, una volta frequentato da abitanti stranieri, ha iniziato ad integrarsi con il resto della città. Altro ponte antico è Ponte Sisto, che conta di 4 arcate con al centro un grosso foro rotondo: i romani lo chiamano Occhialone e nell’antichità funzionava come idrometro, perché quando l’acqua passava attraverso il foro c’era pericolo di piena. Risalendo il fiume si incontra quello che nel Medioevo era conosciuto come Ponte Mollo, ovvero Ponte Milvio, uno tra i più celebri ed antichi di Roma. Ponte Sant’Angelo, di fronte all’omonimo castello, oltre ad essere uno tra i più fotografati è particolarmente interessante dal punto di vista artistico in quanto risultato della ristrutturazione eseguita da Bernini nella metà del XVII secolo, con le statue decorative che ancora oggi lo abbelliscono.

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Bisogna aspettare invece la fine dell’Ottocento, con i primi processi di industrializzazione, per la costruzione del Ponte dei Fiorentini, oggi sostituito dal Ponte Principe Amedeo, e anche per quel capolavoro di ingegneristica e di archeologia industriale che è il Ponte dell'Industria nei pressi del quartiere Testaccio, che collegava la prima stazione ferroviaria romana con il porto di Civitavecchia: era un ponte in parte alzabile per consentire il traffico dei velieri. Tra il 1939 e il 1942 venne invece costruito il Ponte Duca d’Aosta per collegare il quartiere Flaminio con il Foro Italico: si presenta in cemento armato ad una sola arcata, lungo 220 metri e largo 30. Alle due estremità sono poste due coppie di piloni con altorilievi che raffigurano scene di guerra sui fiumi Isonzo, Tagliamento, Sile ed Adige. Tra i quartieri Della Vittoria e Flaminio si erge lo splendido Ponte della Musica Armando Trovajoli, la cui realizzazione si è conclusa nel 2011. Costruito in acciaio e cemento armato è riservato all’uso ciclabile e pedonale e collega la zona dell’Auditorium Parco della Musica, del Museo Maxxxi e del Teatro Olimpico con il complesso sportivo del Foro Italico e lo spazio verde di Monte Mario. 

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