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Torino, la musica arriva dallÂ’oriente

Al Mao di Torino in rassegna la musica asiatica

Il Museo d'Arte Orientale ospita fino ad aprile una rassegna dedicata alla musica asiatica.

Strumenti musicali indonesiani
©Elisabeth Perotin/Shutterstock
Cosa hanno in comune la Mole Antonelliana con il gamelan indonesiano e il kamungo coreano? Molto pare, soprattutto a partire da questo mese. Il MAO - Museo d’Arte Orientale di Torino ospita infatti fino ad aprile una rassegna dedicata alla musica asiatica, con un viaggio che dalla Mongolia arriva fino a Giava passando per l’Afghanistan e l’India. Inaugurata il 10 febbraio con il concerto del gruppo Transmongolia in onore del paese di Gengis Khan, la manifestazione, il cui nome Darbar evoca le sale degli antichi palazzi dei Maharaja in cui si svolgevano le esibizioni artistiche, arricchisce il percorso del MAO sulle arti asiatiche con l’elemento della musica, fondamentale per comprendere la storia e la cultura dei popoli.

Ma le note da sole non sono sufficienti per avvicinare mondi altrimenti molto lontani, per questo la rassegna, diretta da Renzo Pognant, cerca di dare ai visitatori/spettatori gli strumenti adeguati per capire il “viaggio” e apprezzarne le sonorità. Perciò non ci sono solo le performance dei musicisti ma anche incontri con questi e con altri esperti che illustrano tecniche, storia e significati della musica ascoltata, e proiezioni cinematografiche e documentaristiche. Per un percorso chiaro e il più possibile fedele si è scelto di incentrarsi sulla musica classica e popolare tralasciando quella contemporanea (più contaminata e meno pura) e quella religiosa, poco comprensibile se sradicata dai suoi contesti.

Ampio spazio è stato dato all’Afghanistan del quale in aggiunta alla musica - con il concerto il 3 marzo della coppia inglese John Baily e Veronica Doubleday, legati a questo paese da più di 40 anni - saranno trattate tematiche culturali e sociali con il supporto dell’etnomusicologo De Zorzi e dei registi e rifugiati politici in Italia Reza Mohebi e Sohelia Giavaheri. Diverse anche le occasioni per conoscere suoni e strumenti della Cina: dall’incontro con l’esperto in musica cinese Luca Pisano - giovedì 24 febbraio - al concerto di liuto a 4 corde pipa (Lingling Yu) e violino ezhu (Guo Ghan) il 24 marzo e alla musica a corte presentata dal suonatore di pipa Liu Fang.

Dall’India del sitar (“Musica a corte in India” con il sitarista di fama internazionale Alain Panteleimonoff - giovedì 17 febbraio) si va in Corea accompagnati da una giovane suonatrice di komungo, caratteristica cetra (“Concerto di musica coreana” - 31 marzo) alle danze (Theresia Sri Kurniati - 7 aprile) e al gamelan (“Concerto di musica di Giava” - 15 aprile) giavanesi.

Informazioni
Il programma completo della rassegna, al MAO fino al 21 aprile, si trova su www.maotorino.it. In occasione di Darbar l’orario della galleria è prolungato alle 23 con visite e percorsi tematici.

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