Molte volte si è persuasi dall'idea che la magnificenza dell'impero romano risieda in massima parte fra le rovine dell'antica citta di Roma. Tuttavia quando ci si sposta lungo la penisola si possono incontrare numerose testimonianze della grandiosità dell'architettura romana. È il caso della Villa del Casale di Piazza Armerina che conserva ancora preziosi pavimenti musivi famosi per ricchezza e qualità. Destinata alla vita privata, la villa è stata inizialmente collegata alla famiglia imperiale ma ancora oggi non si conosce il nome del suo proprietario. La sua scoperta risale attorno agli anni '50 grazie alle segnaliazioni degli stessi abitanti del posto.
Costruita al di sotto di un altura la villa era soggetta a fenomeni franosi a causa del terreno di tipo alluvionale. Col passare del tempo il fango che penetrava nella villa ha formato uno strato sui pavimenti che ha reso possibile il buono stato di conservazione dei mosaici. L''ingresso della villa era costituito da un grande portico sostenuto da colonne in stile ionico con una una fontanella quadrata al centro. L'acqua proveniva da un acquedotto privato ancora visibile che riforniva tutta la villa dalle numerose fontane al calidarium. L'edificio è diviso in 48 ambienti di cui il primo è il salone di accoglienza in cui i pavimenti musivi rappresentano i proprietari e i loro servitori: una delle figure tiene un candelabro nella mano destra.
GLI AMBIENTI PER GLI OSPITI
Dopo aver superato un grande peristilio decorato sui pavimenti da teste di animali si entra nelle stanze di accoglienza per gli ospiti come la sala della “Piccola Caccia”. Proprio in questo ambiente si dovevano svolgere ricchi banchetti organizzati per gli ospiti che prendevano parte assieme al proprietario alle battute di caccia. Fra i mosaici più interessanti quelli dedicati alla cattura di animali esotici presenti nel corridoio della “Grande Caccia”. Leopardi, cervi ed elefanti, ma anche tigri, leoni e orsi venivano cacciati per essere trasportati a Roma ed adoperati nelle antiche venationes ovvero i combattimenti che si svolgevano negli anfiteatri.
L'ambiente istituzionale della basilica è l'unica sala non decorata con tessere di mosaico ma con marmi policromi sul pavimento. Fra le stanze di servizio è sicuramente da non perdere la camera degli ospiti con il suo famoso “Pavimento delle Palestrite” che raffigura con dovizia di particolari alcune ragazze che svolgono attività sportive. Come si può notare da un frammento di mosaico geometrico, ancora presente sul pavimento, la camera doveva essere inizialmente destinata ad altro uso.
GLI AMBIENTI PRIVATI
All'appartamento privato del lato settentrionale si accedeva attraverso una sala decorata da un pavimento musivo con una scena tratta dall'Odissea. La stanza era forse una testimonianza del tipo di frequentazioni che il proprietario aveva con l'ambiente culturale di Roma. La scena rappresentata vede Ulisse che offre del vino a Polifemo per ubriacarlo in modo tale da poter scappare. Nel mosaico Polifemo è ritratto con tre occhi, mentre nella parte alta della scena è presente un sipario. Probabilmente si trattava della raffigurazione di alcuni attori che portavano in scena l'Odissea.
Le maschere teatrali sono ben presenti nella nella villa perfino nella camera da letto dove al centro del pavimento è rappresentata una scena di seduzione che illustra una donna svestita mentre abbraccia un uomo. La perennità dell'amore della coppia era simboleggiata dalle figure ai lati che rappresentano le quattro stagioni. Nel pavimento del triclinio utilizzato per piccoli ricevimenti privati sono invece riprodotti ricchi cesti di frutta quasi a sottolineare l'importanza che l'attività agricola aveva in epoca imperiale.
DA NON PERDERE
Fra le stanze dell'appartamento merita particolare attenzione anche un portico a forma di semicerchio che probabilmente costituiva l'ingresso dell'appartamento del lato sud. Il pavimento è decorato con un mosaico che raffigura il mare dove alcuni putti sono impegnati a pescare. Ricordiamo infine che sempre in provincia di Enna è possibile visitare il Parco Archeologico di Morgantina i cui resti, immersi nella natura raccontano la storia di una città antica e gloriosa. A Morgantina sono individuabili due aree ben distinte, che corrispondono alle due fasi principali della storia della Città. La prima è costituita dall’insediamento antico che ha le sue origini nella tarda età del bronzo fino alla fondazione dell’acropoli greca arcaica, distrutta nel 459 a.C. La seconda è quella ellenistico – romana della contrada di Sella Orlando di cui si possono amirare l'agorà, il teatro, il bouleuterion, l’ekklesiasterion il Ginnasio e il pritaneion.
Villa Romana del Casale
Piazza Armerina (EN), SP90
Info: 0935-687667