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Umbria - Il tartufo di Gubbio

A Gubbio con il tartufo bianco

Weekend artistico e gastronomico in una delle più belle e antiche città umbre. Gubbio, l'antica città di pietra, accoglie i visitatori con gusto, quello raro e pregiato del tartufo bianco che giunge a maturazione da ottobre fino a tutto dicembre.

Gubbio
©PAOLO MULAZZANI
Alle falde del Monte Ingino si adagia Gubbio, una delle più antiche città dell’Umbria come testimoniano le Tavole Eugubine, tra i più importanti documenti italici, risalenti all’incirca al II sec. a. C. Le sette lastre in bronzo, oggi conservate nel Museo Civico, sono scritte il lingua umbra e utilizzano due tipi di alfabeto, etrusco e latino. La genuina bellezza di Gubbio affonda le radici nella tradizione delle antiche Corporazioni delle arti e mestieri e nella sua architettura e urbanistica. Simbolo della città acquisito con il tempo, è il trecentesco Palazzo dei Consoli, sede del Museo Civico e dell’importante Pinacoteca Comunale con opere di artisti locali e maestri toscani. Insieme al Palazzo Pretorio e alla piazza pensile che unisce i due, il Palazzo dei Consoli forma un complesso urbanistico monumentale di immediato impatto. Ad arricchire la costellazione architettonica che fa brillare Gubbio nel panorama culturale italiano, la Cattedrale (sec. XII) dove, sopra il portale, spicca la grande finestra circolare decorata, la chiesa di Santa Maria Nuova con l’inconfondibile impronta stilistica cistercense eugubina del XIII secolo, e molti altri edifici religiosi d’epoca tardomedievale. Un bel panorama sui principali monumenti cittadini lo si può godere dalla piazza dei Quaranta Martiri, in pieno centro storico. Altro simbolo di Gubbio, di diverso tipo, è il tartufo bianco. Qui la preziosità risiede nel gusto (anche estetico) e ha molte componenti: il profumo acuto, la grandezza e la forma regolare e arrotondata, il sapore deciso che non ha bisogno di salse o condimenti. Il nome scientifico di questo gioiello dell’arte culinaria umbra è Tuber Magnatum Pico e la zona di produzione è individuata nell’alta Valle del Tevere, nell’Eugubino Gualdese e nell’Orvietano. Il tartufo bainco giunge a maturazione da ottobre fino a tutto dicembre. Giunto il periodo ideale, l’appuntamento si rinnova ogni anno con la Mostra Mercato Nazionale del tartufo bianco e dei prodotti agro-alimentari, giunta alla 33° edizione che si svolge quest’anno dal 30 ottobre al 2 novembre, per un ricco weekend di attrazioni gastronomiche, artistiche e culturali. Location d’eccezione è proprio il centro storico di Gubbio. Per l’occasione viene allestita anche una vetrina di pezzi d’artigianato artistico (ceramica, bucchero, ferro battuto, ricami, legno, stucchi) ed è possibile ottenere uno speciale annullo filatelico raffigurante il logo della manifestazione. Non si può evocare l’anima di Gubbio senza citare la Corsa dei Ceri, sensazionale euforia collettiva che si celebra il 15 maggio, alla vigilia di S. Ubaldo. La profondità antropologica della manifestazione fa tutt’ora versare fiumi di inchiostro a studiosi e appassionati di folklore. Elemento rilevante della corsa sono i tre ceri, pesanti ognuno oltre quattro quintali, che centinaia di eugubini conducono dalla città fino alla Basilica di S. Ubaldo, attraverso le vie medievali e su per la collina per un dislivello di oltre 300 m.
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