In Basilicata, nel cuore del Comprensorio Ecologico Termale del Pollino-Sirino-Maratea, le Terme Lucane di Latronico, in provincia di Potenza, rappresentano un fiore all'occhiello per tutta la regione. Le ricerche archeologiche condotte nei primi anni del 1900 hanno portato alla luce nelle grotte di Calda, immediatamente vicine alle sorgenti, Stipi votive, considerate dagli studiosi depositi sacri connessi con il “culto delle acque salutari”.
Il comune di Latronico non è noto soltanto per essere però una "città del benessere", ma anche per il suo caratteristico paesaggio, reso suggestivo anche dai “calanchi”, vere e proprie barriere naturali che proteggono parte del centro. Oltre che dagli splendidi panorami offerti dal Parco Nazionale del Pollino, in cui il comune ricade. Il suo centro storico, attraversato da caratteristici vicoli, ha mantenuto la struttura originaria in cui è compreso il primo nucleo abitativo, articolato intorno alla chiesa di San Nicola.
Totalmente immerse nel verde, le acque in questione hanno un valore terapeutico e offrono occasione di soggiorno tra relax e cura di sé. Particolarmente indicate per la cura delle malattie respiratorie, le virtù terapeutiche di queste acque bicarbonato calciche sulfuree sono molto probabilmente note fin dalla preistoria, selettivamente indicate per le malattie dell’apparato respiratorio ed auditivo.
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Nello stabilimento termale sono particolarmente richieste due tipologie di interventi: la fangobalneoterapia e la crenoterapia. Per quanto riguarda la prima, tali prestazioni sono erogabili attraverso i seguenti cicli di cura: fango + bagno terapeutico, fango + bagno o doccia di “annettamento”, bagno terapeutico, bagno con idromassaggio. Il fango maturo trattato in apposite fangaie fino a 47° - 50°C, viene applicato, gradatamente, sulle parti del corpo prescritte.
Poi il paziente, a letto, viene avvolto in lenzuola, tele cerate e coperte per evitare la rapida dispersione del calore. Inizia così il tempo di “fangatura”, che dura in media 15 - 20 minuti. Al fango fa seguito il bagno in vasca con acqua solfurea a 34°- 36°C per 15 - 20 minuti. Completato il bagno, il paziente asciugato con biancheria calda viene sistemato a letto, così da iniziare la “reazione sudorale”, che può essere completata nel Solarium.
Circa la seconda, invece, le acque di Calda sono considerate acque minerali elettivamente indicate nella prevenzione e nella cura delle flogosi ad andamento cronico recidivante delle alte vie respiratorie. La crenoterapia indicata nella prevenzione e nel trattamento delle infiammazioni croniche di orecchio, naso e gola può essere schematicamente suddivisa in secca e umida.
Le cure di tipo secco, caratterizzate da una componente idrica molto modesta, sono rappresentate da aerosol, humage ed insufflazioni endotimpaniche. Inalazioni, nebulizzazioni e docce nasali appartengono invece alle cure termali di tipo umido, in cui la componente idrica rappresenta il costituente principale. Humage ed aerosol sono particolarmente indicate nell’otite media catarrale e nella sinusite. La ventilazione polmonare, indicata nelle broncopatie croniche ostruttive, consiste in insufflazioni di acqua solfurea nebulizzata mediante un “respiratore meccanico a pressione positiva intermittente”.
Le inalazioni trovano indicazione elettiva nelle faringiti, nelle tonsilliti e nelle laringiti. Le docce nasali risultano particolarmente utili nel migliorare lo stato anatomofunzionale del naso, ed espletano una intensa azione terapeutica soprattutto in alcune forme di rinite, di rinosinusite e di sordità rinogena.