Brutte notizie in arrivo per i turisti che amano viaggiare via aereo. La crisi economica, e le conseguenti politiche d’emergenza attuate dai vari stati europei, ha infatti colpito anche il settore del turismo attraverso la nuova riforma del lavoro voluta dal governo Monti. L’esecutivo italiano ha infatti aumentato di 2 euro le tasse aeroportuali con l’intento di destinare il ricavato al rilancio del settore dell’occupazione. Entrando nello specifico del decreto legge studiato dal Governo, a partire dal 1° luglio 2012 l’addizionale comunale sui diritti di imbarco sugli aerei salirà di due euro a passeggero e ogni biglietti di un volo aereo in partenza dal suolo italiano costerà quindi due euro in più. Considerando che l’amara novità entrerà in vigore nel periodo (Estate) dell’anno più caldo in ottica turismo, non si sono fatte attendere le proteste delle varie categorie interessate dalla decisione. Secondo l’Adoc - Associazione per la difesa e l’orientamento dei consumatori - l’aumento delle tasse di imbarco porterà ad una spesa complessiva di oltre 7 euro a passeggero.
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