Vacanze gay friendly: le mete preferite

Un vero e proprio turismo di nicchia per la comunità LGBT: per i pochi che non avessero dimestichezza con tale termine, non è né una marca di un’automobile, né la sigla di un prodotto  alimentare certificato. LGBT sta  per Lesbo Gay Bisexual Transgender: in parole povere, la comunità gay nelle sue molteplici sfaccettature e poliedricità. Un mercato che tocca le città più friendly d’Europa, evitando accuratamente le città più omofobe e poco open-mind, senza diritti e con eccessiva repressione.

Secondo il sondaggio condotto dal sito www.gay.it, nella “classifica” delle scelte vacanziere ritorna al primo posto l’isola greca evergreen e ever-rainbow di Mikonos, dopo essere stata negli ultimi anni scalzata dalle mete iberiche. La Spagna passa quindi dal 39% delle preferenze del 2009 all’odierno 31%, percentuale ottenuta sommando i dati di 4 mete calienti e colorate: Ibiza, Barcellona/Sitges, Gran Canaria e Madrid. Migliora invece la Costa Azzurra che raggiunge quota 5%. Negli alti posti della classifica rientrano anche il Brasile e l’Argentina.

E in Italia? Le scelte a tema si contano sul palmo della mano: si sa, l’Italia e gli italiani sono ancora ancorati a stereotipi “leggermente subculturali”, se vogliamo usare un eufemismo. Ma quelle poche tappe turistiche creano un curioso paradosso e fanno spiccare il nostro Bel Paese in vetta alle scelte europee gaie. Come sottolineano i creatori della web research il Bel Paese, “nonostante l’assenza dei diritti, è nella top five delle destinazioni gay grazie a Torre del Lago e al suo chilometro gay”. Questa è difatti in cima delle scelte è foriera di consensi sia nel weekend (scelta dal 27% dei rispondenti, seguita dalla intramontabile Riviera Romagnola col 10%) che nella soluzione “cinque giorni e più” (scelta dal 21%, seguita dalla bellissima Gallipoli e dal magico Salento col 16%).

E a proposito di turismo gaio, i responsabili del settore e tutte le associazioni LGBT si sono riuniti a Viareggio per il convegno “Nuovi turismi: Versilia destinazione gay”. L’obiettivo è fare il punto della situazione turistico-economica e studiare nuove strategie per questa fetta di mercato che dimostra essere sempre più appetibile e vacanziera. Non è un caso, dato che sono emersi trend economicamente interessanti: gay e lesbiche rispetto agli etero spendono quasi due volte tanto per le vacanze, viaggiano il doppio col treno ed il triplo con l’aereo. La Camera di commercio di São Paulo conta per loro addirittura un 30% in più, in termini di potere d'acquisto, rispetto alla media.

Come passare da “emarginati e diversi” a “gioiosi e colorati”: chiamatelo il potere dei soldi…

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