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Tunisia tra oasi e deserto

Tunisia tra oasi e deserto

Oggi le spiagge sono l'attrattiva di maggior richiamo turistico della Tunisia, ma il Paese ha molte cose da offrire: siti archeologici risalenti a 2500 anni fa, il deserto del Sahara con i suoi stupendi paesaggi, le oasi con i loro colori, e la cultura maghrebina con l'ospitalità del suo popolo.

Tunisia
E’ un piccolo Stato, ma alle spalle ha una grande storia. Dalla Tunisia sono passati Fenici, Romani, Vandali, Bizantini, Arabi, Ottomani e Francesi. Le tracce si vedono ancora oggi. Certo, bisogna avere voglia di allontanarsi per qualche ora o per qualche giornata dalle spiagge sabbiose, dal mare celeste, dai villaggi all inclusive. Ma la “fatica” verrà completamente ripagata.

Monastir può essere un’ottima base per un itinerario non particolarmente faticoso ma molto interessante. Da qui, senza far troppa strada, si può infatti arrivare a Sousse, la terza città del paese. Il suo aspetto, nonostante dominazioni ed influssi stranieri, é quello di una città tipicamente tunisina. Sousse infatti conserva ancora viva e vitale la Medina con le mura che la cingono. All'interno della sua cinta muraria, ecco la Grande Moschea che fu costruita nel 851 sotto il regno dell'emiro aghlabita Aboul Abbas Mohammed. Sousse è famosa anche per il suo splendido Ribat , forse uno dei più belli dell'intero nord Africa.

Sempre da Monastir si può partire verso El Jem. E’ impressionante questo anfiteatro che sembra davvero un Colosseo in miniatura. Le misure sono ridotte è vero, ma è conservato in modo splendido e qui, ogni estate, si tengono concerti e rappresentazioni teatrali. Se ci si vuole concedere qualche giorno in tour, si può scegliere di spostarsi verso sud alla scoperta del deserto e delle oasi. Tozeur, è l'oasi nella quale ristorarsi, all'estremità della distesa bianca di cristalli di sale del Chott El-Jéride e delle dune che annunciano il deserto. C’è poi Douz, un villaggio tipicamente desertico, circondato da dune di sabbia, che conserva gelosamente i suoi usi e costumi ancestrali. Questa è la porta del deserto. Da qui partono i Mehari e i safari sahariani. Il mercato del giovedì, l'artigianato di pelli di dromedario, i gioielli berberi, l'allevamento del levriero del deserto, lo slughi, ne fanno un museo di tradizioni.

Matmata è prima di tutto il nome di una tribù, ma è anche il nome del villaggio più famoso scavato nel tufo, che ospita ancora oggi popolazioni berbere. Evoca paesaggi lunari, tanto che è stata set di "Guerre Stellari". A tour terminato si torna a Monastir e, ormai allenati a vedere cose belle, ci si può dedicare a visitarla con maggiore attenzione. Un tempo chiamata Ruspina, oggi è una moderna città balneare che si estende fino a Skanès, lungo una spiaggia di sabbia finissima. Monastir è anche la città natale dell’ex Presidente Bourguiba, non a caso qui si trovano monumenti ed edifici a lui dedicati: la moschea Bourguiba, il palazzo presidenziale e il mausoleo della sua famiglia. A Monastir si può dormire al Liberty Hotel o scegliere uno dei tanti villaggi turistici situati lungo la spiaggia.
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