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Narni sottoterra

Sotto Narni, l'inquisizione

Una piccola porta conduce allo spazio angusto in cui venivano rinchiusi gli imputati e i condannati dal Tribunale dell'Inquisizione una cella di pochi metri quadrati con pareti interamente ricoperte da numeri, simboli e sigle

subterranea 5
courtesy of©Federico Geremei
Narni, in provincia di Terni, è unex-colonia romana che sarrampica su una rupe immersa nel verde della suggestiva Val Nerina. E inspiegabilmente poco visitata nonostante linvidiabile ricchezza di monumenti ed itinerari dentro e fuori le mura cittadine, sopra e sotto la superficie della città che ancora oggi conserva quasi intatto il tessuto viario medievale. Nel 1979 un gruppo di speleologi del posto, armati più di entusiasmo che di mezzi, scopre per puro caso un piccolo varco tra gli sterpi di un orticello a ridosso della chiesa di S. Domenico. Con picconi, pennelli e pazienza è stata scoperta una chiesa preromanica completamente scavata nella roccia. Ci sono voluti quindici anni di lavori per poter finalmente aprire al pubblico questo mondo sommerso: ora i locali, gestiti dallassociazione culturale Subterranea, consentono una visita eccezionale e molto ben curata. Il vero nome della chiesa, ora ri-consacrata, è stato rintracciato solo di recente, in seguito a faticose ed avvincenti ricerche di documenti: tra archivi polverosi e monaci diffidenti si è arrivati ad un manoscritto che permette di identificare il luogo di culto con la chiesa dei Ss. Arcangeli. Per entrare si scende dai giardini di S.Bernardo fino ad una terrazza sullorlo della rupe: il panorama è davvero bello e nella fitta foresta si staglia la sagoma dellabbazia benedettina di S.Cassiano (andrebbe forse chiamata eremo visto che ospita un solo monaco!). La volta della piccola chiesa ipogea è interessante per la struttura che ricorda quella della Portiuncula di Assisi ma anche per le rappresentazioni di stelle arancioni su uno sfondo che doveva essere turchese, come nelle tombe egizie. E poi, nei tratti maggiormente scrostati è visibile il calco della paglia pressata durante la costruzione della volta secondo una tecnica che risale al 1200. La parete di fondo è ricoperta di affreschi vecchi di otto secoli: quattro medaglioni in cui, su sfondo blu, sono raffigurate le figure animali che simboleggiano gli evangelisti. E poi San Michele Arcangelo, il soldato di Dio che combatte contro draghi e serpenti diabolici. La visita prosegue attraverso altri ambienti in cui si testimonia lorigine romana di Narni: qui sono state collocate le copie di un raro esemplare di groma rinvenuto a Pompei e di un corobate: sono gli antenati, rispettivamente, del teodolite e della livella. Testimonianze della sapienza ingegneristica romana sono lacquedotto della Formina (visitabile, caso unico in Italia, dallinterno per un tratto di circa settecento metri) e limpressionante ponte di Augusto. Le ultime due stanze sono senzaltro le più sorprendenti. La prima in cui si entra è piuttosto grande e spoglia. Alla luce tremula e sinistra di qualche candela accesa ci si muove tra macchine di tortura e non è difficile immaginare langoscia di chi urlava sapendo che le grida si sarebbero spente prima di raggiungere la superficie. Una piccola porta conduce allo spazio angusto in cui venivano rinchiusi gli imputati e i condannati dal Tribunale dellInquisizione (alle dipendenze di quello di Spoleto): una cella di pochi metri quadrati con pareti interamente ricoperte da numeri, sigle e simboli. In più punti compare IHS, simbolo dei gesuiti, insieme al misterioso numero palindromo 724427 cui è stato aggiunto uno 0 alla fine. E poi la lettera D che viene sempre sostituita con la T: secondo alcuni si tratta di una forma dialettale, secondo altri un segno di disprezzo verso liniziale di Domenicanus. E poi le sembianze di un falconiere (la chiesa) a caccia di colombe (i dissidenti eretici) vicino ad un graffito che raffigura S. Nicola, patrono della vicina località di Itieli: ogni anno si celebra una festa in onore del santo, antenato di Babbo Natale: una processione suggestiva di intusse, rami di pino ardenti, percorre i vicoli del paese. Tra gli ospiti forzati della cella, un bigamo che riuscì a salvarsi strangolando il proprio carceriere. Il documento che lo segnala come wanted è esposto in una delle sale precedenti. La figura che forse più dogni altra si lega allinquisizione è quella di Giordano Bruno. Una statua che lo raffigura giace un po impolverata nel cortile di un palazzo che si affaccia sulla piazza dei Priori. Si tratta di un busto in bronzo con delle fiamme che partono dal basamento e si attorcigliano vivide intorno al torace del martire del libero pensiero. Il 17 febbraio dello scorso anno gli si è voluto rendere omaggio nel quattrocentesimo anniversario del rogo che lo carbonizzò in Campo de Fiori a Roma. Si scelse allora di collocare la statua nei pressi del duomo e, incredibile dictu, per qualche giorno Narni ha vissuto in unatmosfera da Don Camillo e Peppone con fazioni pro e contro leretico a fronteggiarsi in discussioni animate. E Giordano Bruno è stato protagonista anche di una rappresentazione teatrale tenuta nei locali della chiesa ipogea Sito internet:www.narnisotterranea.it Informazioni: Narni si trova lungo la linea ferroviaria Roma-Ancona ed è raggiungibile, per chi guida, dalla Flaminia e dalla Tiberina, uscendo dallAutostrada del Sole allaltezza di Orte.
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