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Siena svela i suoi tesori nascosti

48 ORE - Alla scoperta dei locali del Duomo mai aperti al pubblico: queste ed altre meraviglie nella città medievale tra le più belle d'Italia

Siena
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E’ una delle città medievali più belle d’Italia, circondata dalle colline nel cuore della Toscana: Siena da sempre attrae visitatori da ogni parte del mondo, e non solo per il famoso Palio, che ancora oggi, dal 1644, è la vita del popolo senese, ma per tutte le sue attrazioni storico artistiche, culturali ed enogastronomiche. Ad arricchire la giù ampia offerta culturale c’è anche il percorso che si snoda nei sottotetti della Cattedrale, rimasto fino a poche settimane fa inaccessibile.

Una bella passeggiata a piedi può iniziare quindi di buon mattino alla scoperta del Duomo, uno degli esempi più interessanti di cattedrale romanico-gotica italiana,  che continua a mettere in mostra i suoi tesori nascosti. Con il percorso della Porta del Cielo è possibile andare alla scoperta di alcuni locali situati nella parte superiore dell'edificio, ai quali per secoli nessuno è potuto accedere. La visita si effettua in piccoli gruppi accompagnati da una guida: percorrendo le scale a chiocciola che salgono le due imponenti torri terminanti con guglie che si trovano ai lati della magnifica facciata del Duomo, si raggiungono le volte stellate della navata destra, da dove inizia l'itinerario.

Dopo l’iniziativa che ha visto svelato il pavimento di marmo, ecco quindi che si apre una nuova passeggiata sopra la cattedrale, che riserva insolite vedute sia sull'interno che sull'esterno dell'edificio. Camminando lungo il ballatoio della cupola si ammirano dall'alto l'altare maggiore e la copia della vetrata di Duccio di Buoninsegna, mentre dall'affaccio della navata sinistra si ha uno splendido panorama sull'esterno, che spazia dalla Basilica di San Domenico alla Fortezza Medicea, alla cupola della cappella di San Giovanni Battista, fino alla Montagnola senese. Il tour prosegue dietro il prospetto della facciata, nel terrazzino che si affaccia su Piazza del Duomo con vista sullo Spedale di Santa Maria della Scala, e si conclude nel ballatoio della controfacciata, con veduta generale sulla navata centrale.

IL DUOMO MARMOREO DI SIENA: LE FOTO

Ma il Duomo riserva anche un’altra sorpresa: fino al 18 agosto, nella cripta, è possibile ammirare il San Giovanni Battista del Caravaggio, proveniente dalla Pinacoteca Capitolina di Roma, una delle opere più affascinanti del grande pittore.

La passeggiata prosegue verso Piazza del Campo, il nucleo centrale della città sin dall’epoca dei Romani e sede del Palio. Dominata dal rosso Palazzo Pubblico e dalla sua Torre, la Torre Mangia, ospita il Museo Civico dove sono conservati alcuni dei più bei dipinti della scuola senese. Per la pausa pranzo non c’è che l’imbarazzo della scelta, circondata com’è da bar e ristoranti per ogni gusto. Al Mangia, per esempio (Piazza del Campo; tel: 0577/ 281121; www.almangia.it), si gustano i piatti della cucina  locale coniugando i sapori del passato con i gusti del nostri giorni.

A poca distanza si trova il Battistero di San Giovanni, nell’omonima piazza, che conserva notevoli pitture e sculture del Trecento e Quattrocento e il celebre fonte battesimale, capolavoro del primo rinascimento toscano. Tra i palazzi medievali da scoprire ci sono sicuramente Palazzo Tolomei, uno dei più antichi, il Palazzo Arcivescovile e il palazzo Salimbeni.

Prima di cena in uno dei tanti ristorantini che puntellano le vie del centro, si può proseguire con un po’ di romanticismo raggiungendo la Fonte Branda, magari con un aperitivo nella storica Enoteca Italiana ospitata nella maestosa Fortezza Medicea.

Il mattino dopo ci si può dedicare alla visita dell’Orto Botanico e Erbario, che si estende su una superficie di 2,5 ettari all’interno delle mura storiche, alla scoperta di altri gioielli come la Chiesa di San Domenico, dove prese i voti Santa Caterina, oppure spostarsi a San Gimignano, suggestivo borgo medievale fatto di vicoli e locande, caratteristico per le sue torri.

Leggi anche:
Siena di marmo, il pavimento delle meraviglie 

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