Castiadas: un paese, tante borgate, molta natura, e poi spiagge, montagna e storia. Sono queste le ricchezze del particolarissimo centro del sud-est sardo, situato ad una trentina di chilometri a sud di Muravera. Frantumato in diverse borgate, Camisa, L’Annunziata, San Pietro, Olia Speciosa, Masone Pardu, il suo territorio è ricco di spiagge lunghissime e campagne ancora oggi intatte. Ma soprattutto con una storia molto particolare tutta da raccontare. Nella metà dell'800, il Ministero dell'interno decise di Istituire a Castiadas una Colonia Penale agricola, con il duplice obiettivo di far scontare la pena ai detenuti per i delitti commessi e nello stesso tempo bonificare una zona malsana e paludosa che da anni era abbandonata.
La colonia arrivò ad ospitare una popolazione di oltre 1000 unità che contribuirono in maniera determinante alla trasformazione del territorio. La Colonia Penale cessò di esistere nel 1952 ma da qualche anno il vecchio carcere del paese è diventato un centro di cultura e spettacolo. Oggi le vecchie carceri si presentano come un imponente edificio quasi totalmente ristrutturato, suddiviso in più parti: un cortile interno da cui ammirare l’intera struttura, la villa del Direttore, le celle, gli uffici e la farmacia. Durante la stagione estiva, nell’area della colonia penale vengono organizzate mostre legate all’artigianato, alla pittura, al settore agro-alimentare, che permettono al turista di immergersi appieno nella storia di questo paese. A poche centinaia di metri, nell'area che sino a mezzo secolo fa ospitava le mandrie degli allevatori-carcerati, è stato realizzato un teatro all'aperto. Nel vecchio carcere si può visitare una straordinaria mostra fotografica. Uno spaccato di vita dei reclusi, fra celle, letti in granito e tavoloni, foto e documenti d'epoca e un filmato degli anni Trenta.
La storia di Castiadas, insomma, passa per le Vecchie Carceri. Ma, nella lunghissima estate sarda, le spiagge più belle sono a pochi minuti in auto. Cala Sinzias, Sant’Elmo, San Pietro e la solitaria spiaggia di Santa Giusta, nella piana di Santa Giusta, nota per l'enorme scoglio a forma di tartaruga che domina le sue acque, conosciuto con il nome di "Scoglio di Peppino”. Subito a sud si incontrano la spiaggia di Cannisoni, alle cui spalle la campagna deserta mantiene una forte e suggestiva connotazione ambientale e la dorata spiaggia di San Pietro (Cala della Marina) Continuando sempre verso sud e Villasimius, si arriva alla bellissima Cala Pira; la spiaggia è di candida sabbia, con acque trasparenti, allo sbocco sul mare di una valle pianeggiante. Sul promontorio domina la costa la settecentesca torre di Cala Pira, ben restaurata.
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