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Mete spirituali: cinque tappe

Misticismo senza confini: 5 imperdibili tappe

I cinque luoghi dell'anima da visitare al mondo. I più spettacolari, dove la spiritualità supera i confini delle religioni.

Statua in legno di Buddha
Non importa quale fede si pratichi o se si è credenti o no. Alcuni luoghi dello spirito hanno una energia tutta speciale che supera i confini delle religioni e fa innalzare il cuore  e la mente. Non sono le classiche mete di pellegrinaggio ma cinque spettacolari angoli dove trovare momenti di meditazione e  riflessione.

Italia- Eremo delle Carceri. A 4 km da Assisi in Umbria e a quasi 800 metri d’altezza, l’Eremo delle Carceri è il luogo dove San Francesco e i suoi seguaci si ritiravano a pregare. Alle pendici del Monte Subasio è  letteralmente ricavato dalla roccia, particolare che lo rende un luogo essenziale di preghiera ma anche di meditazione profonda . Il luogo, con le sue gotte naturali, era considerato sacro già in età paleocristiana. Nel Quattrocento San Bernardino da Siena fece realizzare l’attuale chiesa di Santa Maria delle Carceri, che ha inglobato una primitiva cappella, preesistente a San Francesco. Del piccolo complesso fa parte anche un convento dove i pellegrini si ritirano ancora oggi in contemplazione in ogni stagione dell’anno. Informazioni: www.camminodifrancesco.it

Gerusalemme-Il Muro Occidentale. E' tutto quello che rimane dell'antico tempio di Gerusalemme e continua ancora adesso ad emozionare chi va a visitarlo. Tantissimi anche non di fede ebraica, si fermano a recitare una preghiera e a inserire all’interno delle fessure delle pietre del Muro un pensiero. Accanto, molte persone diverse, alcuni sono qui venuti per celebrare un Bar Mitzvah, altri scattano le foto prima di un matrimonio. Conosciuto dal Medioevo anche come Muro del Pianto,  in quanto gli Ebrei sono stati visti qui  lamentare la distruzione del Tempio, è oggi una meta di pellegrinaggio universale, luogo di unione delle fedi.

Istanbul-Moschea Blu. E’ tra i siti sacri più fotografati al mondo. La sua sagoma  risalta nello skyline della metropoli turca. La Moschea Blu è un vero capolavoro di architettura islamica, frutto del lavoro di un allievo del famoso artista e architetto Sinan che ha segnato con il suo stile la storia della città. Il vero nome è Sultan Ahmet Camii, ma è universalmente conosciuta come Blu per il turchese che domina l’esterno e l’interno della struttura. Pareti, colonne e archi sono ricoperti dalle maioliche di Iznik. All’interno il blu e il verde delle maioliche risplende grazie alla presenza di quasi 300 finestrelle. E’ grazie a questo gioco di luci che la sala della preghiera è un luogo suggestivo di contemplazione.

Giappone- Koya San. E’ il monte sacro alla setta buddista giapponese Shingon. Qui all'inizio del IX secolo d.c. il monaco Kukai, poi conosciuto come Kobo Daishi, fondò la prima comunità di quello che è tuttora uno dei più popolari culti buddisti del Giappone. Oggi il  complesso dei templi che forma l’area sacra in cima al monte è nella lista del Patrimonio Unesco, meta di pellegrinaggio in ogni periodo dell’anno. Quasi un centinaio di templi ospitano turisti e fedeli che vogliono vivere una esperienza unica a contatto con la vita monacale: sveglia prima dell'alba per la preghiera, stanze semplici con il tipico pavimento tatami e cucina rigorosamente vegana. Tra i posti più suggestivi da visitare, all'interno del cimitero, il padiglione dove è custodito il corpo di Kobo Daishi. Quasi 10.000 lanterne ad olio, perennemente accese, ne illuminano l’esterno e la sala interna con la tomba del monaco chiusa alla visione dei visitatori. La leggenda racconta che le prime due furono accese nell'XI secolo, una dall'imperatore Shirakawa e l’altra da una donna povera Informazioni: www.shukubo.jp/eng

Thailandia- Tempio Pho. Forse la meta più famosa a Bangkok. Il tempio Pho, costruito nel 1832, con la grande statua del Buddha d'oro reclinato è visitata ogni anno da centinaia di migliaia di turisti. Resta però il fascino assoluto della figura di Buddha, sdraiato in una posa serafica e distaccata, a colpire il visitatore attento. Lungo 46 metri e alto 15 laminato d'oro e con gli occhi e le piante dei piedi intarsiati di madre perla evoca i racconti dell'ingresso del Buddha nel Nirvana. Per evitare le folle di turisti e trovare un angolo di meditazione meglio andare la mattina presto. Il tempio apre alle 8, un momento ideale per godersi l'atmosfera, tra i fumi dell'incenso e le preghiere dei monaci. Il Tempio Pho è anche un importante centro  per l'insegnamento e la pratica dei massaggi tradizionali thailandesi.


Continua: altre cinque tappe. I dieci luoghi più mistici del mondo

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