Poche città come Palermo si prestano ad essere girate e visitate a piedi sia per il clima che si mantiene tutto lanno gradevole sia per la concentrazione dei siti artistici. È poi nei vicoli che va scoperta lanima della città, nelle stradine tra i banchi dei mercati, nei chioschi di gelati e granite che si aprono su tutte le piazze.
Conviene partire dalla piccola piazza alle spalle del Comune, dove si affacciano la Chiesa di S. Maria dellAmmiraglio, più conosciuta come la Martorana, e la Chiesa di S. Cataldo, entrambe meritevoli di una visita.
Da qui si punta verso Nord, verso Palazzo dei Normanni, prima di raggiungere il quale si può fare una piccola deviazione per perdersi tra i colori e gli odori del caratteristico mercato del Capo, con i banchi che vendono spezie di ogni tipo come se si fosse in un
suk. Non è un caso che la nascita del mercato venga fatta risalire proprio al periodo della dominazione araba.
Davanti al palazzo imperiale si erge limponente mole della cattedrale, fantastico miscuglio di generi e stili che conserva al suo interno le tombe imperiali, tra cui quelle di Ruggero II e di Federico II, lo Stupor Mundi, una delle personalità più affascinanti dellintero Medio Evo europeo.
Imboccato Corso Calatafimi si giunge a due costruzioni che ricordano i racconti delle mille e una notte, di chiara impronta araba: la Cuba e la Zisa, questultima concepita come palazzo di delizie dei sovrani, sorta di villa suburbana in origine circondata da boschi e laghetti dove potevano rilassarsi dagli affanni della vita di corte.
Un viaggio in un\'altra Palermo, quella dei viceré spagnoli, si snoda invece attorno alla strada che ricorda anche nel nome il principale artefice di quel periodo, cioè Corso Maqueda.
Nei vicoli che si dipartono dalla lunga arteria si trovano i principali edifici religiosi che rappresentano la sintesi dello stile barocco, e tra questi citiamo la Chiesa del Gesù, S. Domenico, la Chiesa di S. Zita con il bellissimo oratorio e la cappella del Rosario, loratorio di S. Lorenzo, nonché il caratteristico incrocio dei quattro canti.