La cittadina di Acqualagna, situata nello stupendo scenario della Riserva del Furlo, è famosa in tutto il mondo soprattutto per la tradizione plurisecolare di ricerca, produzione e commercializzazione del tartufo. Non tutti sanno infatti che nel lontano 1906 diede i natali a colui che il ‘Time’ definì: “l’uomo che influenzò più di chiunque altro il boom del Dopoguerra conosciuto come il miracolo italiano”: Enrico Mattei.
SPECIALE ENRICO MATTEI
Domenica 28 ottobre, nel 50esimo anniversario della morte, avvenuta in un misterioso incidente aereo nei cieli di Bascapè, la città rende omaggio al fondatore e presidente dell'Eni inaugurando la casa-museo a lui dedicata. All'interno del museo si potranno vedere oggetti personali e documenti, come l'ultima firma fatta da Mattei prima dello schianto aereo, il tappo della bottiglia di champagne stappata nel febbraio 1953 a seguito della firma di approvazione e fondazione dell'Eni, la scrivania rimasta intatta con i suoi occhiali, le sue letture, il portasigarette. Non mancheranno anche i suoi strumenti di pesca, sua grande passione nei momenti di pausa dal lavoro.
"Non vogliamo indagare le cause dell'attentato, che sono oramai abbastanza note - ha commentato il sindaco di Acqualagna Andrea Pierotti - ma vogliamo dedicarci all'uomo Mattei e alla grande passione civile che lo ha reso uno dei principali sostenitori dello sviluppo industriale post bellico".
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Tre le iniziative in programma domani e dopodomani ad Acqualagna anche la presentazione del libro a fumetti "Vita, disavventure e morte di un cavaliere solitario", una lettura di brani di alcuni dei suoi discorsi più significativi e una mostra fotografica realizzata in collaborazione con l'archivio storico dell'Eni.
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