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Giappone il teatro Kabuki di Tokyo

In Giappone al Teatro Kabuki

E' la forma d'arte giapponese più famosa. Consigliata in ogni guida. Ma chi lo dice che è impossibile da capire? Tutte le dritte per un pomeriggio a teatro a Tokyo.

Scarpe giapponesi
Chi visita il Giappone lo sa. Il teatro Kabuki è una delle esperienze più consigliate da vivere quando si è nel paese. Soprattutto a Tokyo dove si trova il teatro Kabuki Za, il più famoso del paese che si contende il primato con quello di Kyoto, città tradizionalista e culturale per eccellenza.  A differenza del Teatro No, piuttosto complesso e inavvicinabile se non con una adeguata preparazione, il Kabuki è  considerato una forma di teatro popolare, comprensibile anche agli sventurati gaijin, gli stranieri.  In effetti non è impossibile da capire e non bisogna conoscere il giapponese: la combinazione di canto e musica facilita quantomeno la comprensione emotiva dello spettacolo che è preponderante nel Kabuki. Ci sono poi alcune cose da sapere.

Innanzitutto i costumi che sono coloratissimi ed esagerati, poi gli attori  che sono rigorosamente tutti uomini con il volto pesantemente truccato e dipinto di bianco. I ruoli di donna sono recitati da attori maschi, gli onnagata, specializzati nelle parti femminili. E' una forma di teatro in parte musicale e quindi in parte cantato, sul palco sono infatti presenti alcuni musicisti con strumenti tradizionali che hanno anche un ruolo attivo di narrazione, come il coro nella tragedia greca. I personaggi e le storie sono notissime al pubblico che commenta ad alta voce all'ingresso di alcuni attori famosi per certi ruoli. Una lunga passerella laterale al palco, detta hanamichi (ponte dei fiori) permette l'ingresso di alcuni personaggi alla ribalta. Sul palco, la cui scena è leggermente inclinata verso il pubblico e ruotante, una invenzione che sembra risalire al ‘700, si alternano diverse scenografie e i personaggi si muovono veloci e perfetti nei combattimenti e nelle scene d'azione. Ai piedi solo i tradizionali calzini bianchi.

Le storie sono ambientate in alcuni periodi storici e di solito hanno per protagonisti signori feudali, fanciulle nobili e intrighi di corte. La programmazione teatrale di un giorno è composta da diverse storie ambientate nella stessa epoca. Sulle guide si legge che gli stranieri possono acquistare biglietti per un solo atto dello spettacolo. In realtà quello che si acquista è un biglietto per  una singola storia  nell'ambito della programmazione giornaliera. La storia quindi ha una fine e un inizio ed è perfettamente comprensibile.  La durata è di circa due ore. Un' intera giornata di programmazione è obbiettivamente un po' impegnativa. Inoltre i posti in platea per la stagione teatrale sono prenotati di anno in anno da un pubblico giapponese di appassionati che trascorre l'intera giornata nella sala, pranzando con i propri bento, seduti sul posto.  

Per chi  vuole andare basta presentarsi un'ora prima dell'inizio dello spettacolo,  si fa la fila e i posti a disposizione last minute sono in galleria. Anche i giapponesi che vogliono seguire solo singole storie comprano questi posti.  Appena fuori dalla sala si può anche affittare una audioguida con traduzione simultanea in inglese. Non fatelo. Non vale la pena perché si perde tutta l'esperienza di canto e recitazione.  Sarebbe come andare all'Opera e avere qualcuno che ti spiega in prosa, in italiano, i versi cantati mentre si svolge lo spettacolo. Si perde la musica, si perdono le parole e soprattutto le emozioni. Per sapere la storia basta leggere il riassunto sulla brochure  che viene data con il biglietto e poi lasciarsi andare all'esperienza dell'ascolto. Bellissime le voci, fantastici i gesti all'insegna della perfezione, come solo i giapponesi sanno fare. La vanità femminile dei personaggi è resa nella perfezione dello sventolio dei ventagli, nel fruscio degli abiti a maniche lunghe e nell'ondeggiare dei lunghi capelli neri intrecciati degli onnagata. I combattimenti sono spettacolari, tra salti, urla ed effetti scenici che rendono la drammaticità dell'azione.

Il Kabuki è la quintessenza dello spirito del Giappone e del suo senso estetico. Una finestra aperta sulla comprensione di questo paese lontano anni luce da noi.

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Informazioni:
http://www.japantravelinfo.com


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