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Garda: cibo

Garda per la gola

Una miriade di sapori da scoprire, una babele di gusti da assaggiare tutto l'anno. Con il lago a fare da sfondo.

Garda
Che lAlto Garda sia una terra di confine lo si può intuire senza difficoltà anche solo sedendosi a tavola. La base è sicuramente e tipicamente trentina: strangolapreti (piccoli gnocchi a base di spinaci) e canederli (quelli che in tedesco si chiamano knödel, nati per riciclare elegantemente gli avanzi). Se però già nei primi piatti si vuole cercare qualcosa di originale, meglio ordinare brò brusà, una sorta di passato di fagioli ingentilito dalla presenza di latte e aromi. Oppure gnocchi alla boema, antico retaggio conservato grazie a coloro che in Boemia furono costretti a emigrare per la guerra: si tratta di prugne chiuse in un guscio di pasta di patate, messe a bollire e condite con abbondante burro fuso e una spruzzata di cannella. Fra i secondi principessa incontrastata è la carne salada, cruda in carpaccio o scottata in fette sottilissime, accompagnata da fagioli bolliti e conditi. Da non sottovalutare la cucina di pesce, pesce di lago, naturalmente: ottimo il luccio, delizioso il lavarello, imbattibile il persico, specie se cucinato alla mugnaia. Ma non si può evitare di assaggiare languilla e soprattutto il sisàm, a base di cipolla e alborelle, piccoli pesci da frittura. E che il tutto sia condito dallolio doliva locale, uno dei più delicati al mondo, caratteristico perché la sua è la produzione più settentrionale dEuropa. E innaffiato da uno dei tanti vini che le cantine locali producono da secoli. Il nosiola, un bianco delicato dal particolare aroma di nocciola (da qui il nome), o il merlot che da queste parti svolge la funzione di onesto vino da tavola. Per chiudere onorevolmente il pasto si ordini un bicchierino di vin santo: nulla a che vedere con il corrispondente toscano. Il vin santo altogardesano nasce come il prodotto delluva lasciata appassire sulle arelle: è in pratica un passito ad alta gradazione dal gusto straordinariamente pieno. Indirizzi utili... per il palato: Per gustare un buon pranzo alla trentina, il ristorante più adatto si trova in Valle di Ledro, a Concei: Da Elda (tel. 0464/591040) è possibile gustare gnocchi, canederli, goulasch e cacciagione. La carne salada invece va obbligatoriamente assaggiata alla trattoria Piè di Castello, a Cologna di Tenno, pochi chilometri fuori Riva del Garda (tel. 0464/521065): la scelta è limitatissima, ma la qualità degli affettati e della carne non ha eguali. Per una bella cenetta a base di pesce e perché no? a lume di candela il locale più indicato si trova a Torbole, quattro chilometri da Riva in direzione Verona: è il ristorante La terrazza (tel. 0464/506083) dove spesso il pesce di lago arriva a competere con i sapori ben più consistenti del confratello marino. Due, infine, gli indirizzi per acquistare un canestro di olio doliva doc: lAssociazione Agraria di Riva, punto di riferimento per quasi tutti gli olivicoltori (e viticoltori) della zona (tel. 0464/552133), ma anche il Frantoio Bertamini, ad Arco (tel. 0464/516489).
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