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Firenze rinascimentale

Firenze rinascimentale

Per gli amanti dell'arte, soprattutto di quella rinascimentale, non c'è città più appetibile del capoluogo toscano. Dalla Galleria degli Uffizi all'Accademia di Belle Arti, al Bagello vicino a Piazza della Signoria. Firenze custodisce tesori di Cimabue, Giotto, Botticelli, Da Vinci e Raffaello.

Firenze
La vastità e l'importanza delle collezioni esposte nei tanti musei fiorentini costituiscono un richiamo irresistibile per moltitudini di turisti. Il primo museo in ordine di importanza e fama mondiale è la Galleria degli Uffizi. L'edificio è situato in pieno centro cittadino e fu progettato dal Vasari nel 1560 per volere di Cosimo I. Completato nel 1580 per riunire ed ospitare sotto un unico tetto tutti gli uffici (da qui il nome) e le cariche più importanti della magistratura fiorentina, fu presto arricchito di collezioni pregiatissime e, già dal 1591, si costituì un embrione di museo. Nel corso dei secoli i corridoi, le gallerie e i sotterranei si sono riempiti a dismisura. Oggi, dopo vari alleggerimenti, in seguito ai quali molte opere sono state trasferite in altri luoghi, il museo ospita quadri, arazzi e sculture dal XIII secolo al tardo Rinascimento. Da tempo si parla inoltre di un progetto per trasformarlo completamente ed estendere al primo piano l'esposizione del materiale conservato nei sotterranei. Per evitare file e conseguenti attese, conviene prenotare il biglietto di ingresso con qualche giorno di anticipo.

Allora vale la pena di affrontare tutte le 45 sale colme di capolavori dell'arte mondiale. Cimabue, Giotto, Botticelli con la celebre “Primavera” e altre tele altrettanto belle, Leonardo da Vinci, Raffaello, Michelangelo, pittori tedeschi e fiamminghi scorrono davanti agli occhi in un vortice inarrestabile. Bisogna operare una scelta critica per non cadere preda della sindrome di Stendahl, il capogiro di cui è vittima chi ha ricevuto troppi stimoli visivi. Altrimenti niente paura, la Terrazza sulla Loggia attende lo sgomento visitatore per una sosta e per ammirare il panorama sui tetti di Firenze.

Un altro luogo da visitare è l'Accademia di Belle Arti, anche questa fondata da Cosimo I. L'edificio, originariamente destinato agli studenti, ospita oggi un museo noto soprattutto per la statua in marmo del “David”. L'opera, realizzata da Michelangelo tra il 1501 e il 1504, è diventata simbolo stesso della città, riprodotta su opuscoli, cartoline e libri. Nel “David” si riconobbe la giovane Repubblica fiorentina, fiera e orgogliosa, pronta a combattere i potenti nemici che la circondavano. In origine la statua era destinata al duomo, ma fino al 1887 fu esposta in Piazza della Signoria. La collezione del museo è ricca di altre opere michelangiolesche tra le quali il “San Matteo” e le quattro sculture incompiute, “I Prigioni”, destinate al monumento funebre di Giulio II, nella basilica di S. Pietro a Roma. Completano la collezione opere di maestri trecenteschi e rinascimentali.

Il Bargello, a due passi da Piazza della Signoria, oltre ad essere il più antico dei palazzi comunali conservati (fu ultimato nel 1261), ospita un museo di sculture, arazzi e utensili dal Rinascimento al 1800. L'edificio fu anche sede di prigioni e celle di tortura e prende il nome dal Capitano di Giustizia, "lo sbirro" che qui dimorava. Risulta difficile oggi, ammirando il “David” di Donatello, qui conservato, o altre importanti sculture, avvertire gli echi delle tristi vicende del passato.
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