Due passi con Almodovar

Alla fine dell'Ottocento, Chueca era uno dei quartieri più eleganti della città. Oggi è il quartiere gay di Madrid, rinomato per la vita notturna, i caffè, le librerie e le botteghe piene di fascino. Il suo più grande ammiratore è il regista Pedro Almodovar che non ha mai nascosto di avere un debole per questo quartiere il cui centro è la Plaza de Chueca, tra il paseo del Prado, la Gran Via e la via Hortaleza. Chueca è soprattutto un paradiso per chi ama lo shopping “alternativo”. Qui, piccoli negozi e boutiques esclusive convivono e sfilano le une dopo le altre. Vestiti, mobili, gioielli, piccoli tesori della gastronomia locale, ristoranti sorprendenti di cucina spagnola, etnica e fusion, luoghi insospettati per tagliarsi i capelli o farsi un tatuaggio.

A Chueca si trova davvero di tutto e sempre qui ha sede anche il centro commerciale più alternativo dell’intera città di Madrid. Si trova al 54 di calle Fuencarral e si chiama proprio Mercato de Fuencarral. Qui ci si può rifare il look dalla testa ai piedi scegliendo tra piccoli negozi di moda, accessori, piercing e tatuaggi. Tutta la via, del resto, è un susseguirsi di negozi di abbigliamento. Si possono scegliere t-shirt dagli insoliti accostamenti di colore presso il negozio Custo (Fuencarral 29), oppure comprare un vestito esclusivo, unico ed originale scegliendo tra quelli creati da Miriam e Juanfran, due giovani stilisti madrileni che vendono le loro creazioni da Remember (San Bartolomé 12).

Per cambiare look alla propria casa e, magari, portare un po’ di Asia tra gli arredi, si può fare un salto da Tres Bambues (Belén 7) e scegliere tra mobili importati dalla Cina e dall’Indonesia, oppure tra oggetti di arredamento provenienti dal Giappone. Sapore d’Oriente (ma non solo) anche da DFuera in Argensola 6: tovaglie iraniane in cotone stampato, tappeti ricamati del Kashmir, borse in lana infeltrita provenienti dal Marocco, specchi con cornici in fibra di banana creati in Indonesia, statue e monili dall’Africa.

 Al numero 26 della via Hortaleza, si può fare la conoscenza di Manuel Rodriguez, uno degli ultimi fabbricanti di chitarre della capitale: il suo modello "Centenario" interamente fatto a mano a partire da legno pregiato (cedro dell'Honduras ed ebano del Madagascar) è considerato dagli specialisti lo stradivarius della chitarra classica. Anche per gli inguaribili dei gioielli fai da te, il quartiere di Chueca ha molto da offrire. Gaia è il primo indirizzo da mettere in agenda. In Argensola 2 si trovano lunghi fili di pietre dure ma anche  materiali poveri ed alternativi come bacche, legni, conchiglie, perle di ogni dimensione. Perle, perline, fili e monili anche da La Cruenta (Almirante 6).

Naturalmente anche la gola vuole la sua parte. E, naturalmente, anche per la gola Chueca ha molto da offrire. La Duquesita (Fernando VI) è stata aperta nel 1914. Quasi un secolo di storia per una pasticceria che ha mantenuto intatto il suo fascino. Amata da Almodovar, deve il suo nome alla regina Maria Cristina che un tempo la frequentava insieme all’aristocrazia locale. Tra le specialità il soconusco al cioccolato, un bonbon ripieno di tre lamine di marzapane e cioccolato. Formaggi e miele a prova di gourmet da La Tenda de Manola (Hortaleza 49). Olio spagnolo doc al Patrimonio Comunal Olivarero (calle Mejia Lequerica 1). Da provare – consigliano gli esperti - l’olio della Navarra e quello di Valderrama.

Per chi capitasse a Chueca di sera, a negozi chiusi, il consiglio è invece quello di fermarsi per cena. Magari da Asiana. Questo ristorante, aperto esclusivamente la sera, sta già facendo sensazione a Madrid. Durante la giornata, si tratta di un negozio di antiquariato asiatico. Di sera, i tavoli sono disposti in mezzo ad un arredo da favola, tra letti cinesi del XVIII sec. e paramenti indiani costellati di pietre preziose. La luce delle candele, la presentazione zen dei piatti e il silenzio che non viene interrotto da nessuna musica danno a questo luogo il tocco finale del vero lusso.