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Coppa dÂ’oro dolomiti tappa 1 settembre 2012 luoghi

Dolomiti on the road: da Misurina a Canazei

Tour tra i più bei panorami dolomitici seguendo le tappe della Coppa d'Oro 2012

Cime della Val di Fassa
©Matteo FEsti/Shutterstock
Il 1 settembre la storica gara d’auto d’epoca “Coppa d’oro delle Dolomiti” sfilerà in onore di Hemingway seguendo un tracciato particolarmente caro allo scrittore il quale fu un grande estimatore, addirittura fanatico, delle vette dolomitiche come suggeriscono le evocative pagine del libro “Di là dal fiume e tra gli alberi”. Tant’è. Seguiamo passo dopo passo i luoghi che i partecipanti toccheranno a bordo delle loro mitiche auto da intenditori. Dopo la partenza da Cortina d’Ampezzo, ad attendere gli automobilisti sono le splendide vedute di Misurina, al confine tra le provincie di Belluno e Bolzano, nel cuore del Cadore dove si trovano le cime più famose delle Alpi, quelle di Lavaredo con i suoi tre imponenti picchi (le famose Tre Cime). Il nome di Misurina è legato a quello dell’omonimo lago, il più grande bacino d’acqua naturale del Cadore, talmente bello da essere anche benefico per la salute. Siamo, infatti, in un’area “amica” per chi soffre di patologie respiratorie e non a caso nei pressi del lago si trova l’unico centro in Italia per la cura dell’asma infantile rinomato a livello mondiale.

Dopo aver respirato a pieni polmoni l’aria secca e priva di acari, profondamente salutare, di Misurina, ci si sposta a Dobbiaco (in tedesco Toblach), la porta delle Dolomiti. Qui la natura è talmente ispirante che il compositore Gustav Mahler durante una sua vacanza in Val Pusteria, vi si ritirò in totale isolamento prendendosi una piccola “Hütte” casetta di legno, oggi visitabile (la Komponierhäuschen). Per l’esattezza la casa di Mahler si trovava a pochi chilometri dal centro di Dobbiaco e qui, tra boschi e caprioli, prese vita la “Das Lied von der Erde”, composta nel 1907 contemporaneamente a quella “Nona Sinfonia” che però sarebbe rimasta incompleta. Nelle vicinanze si trova il Parco Naturale Dolomiti di Sesto, regno incontrastato delle già citate Tre Cime di Lavaredo. Si prosegue per Corvara, località di punta del turismo in Alta Badia, oggi rinomata per le sue piste da sci di fondo. E’ situata ai piedi del massiccio del Sassongher e del Sella, a 1.568 metri di altezza. Girovagando nel centro abitato, ci si può fermare nell’atelier di Raimond Mussner a lasciarsi rapire dagli acquarelli e dalle sculture in bronzo dedicate al paesaggio delle valli ladine. Ogni valle ha il suo centro di riferimento e se Corvara lo è per la Val Badia, Arabba (in provincia di Belluno) lo è per la Valle di Fodom. Qui siamo ancora più in alto, a 1602 metri. Tra le poche rovine monumentali visitabili, spicca il castello di Andraz, il ciastèl, simbolo di tutta la valle di Livinallongo e testimonianza del lungo passato trascorso sotto la dominazione dei principi e vescovi di Bressanone (salvo  la “pausa” nel 1796 sotto Napoleone e il ritorno come territorio austriaco nel 1815). E’ con la fine della prima guerra mondiale che Arabba e Livinallongo passano all’Italia.

Si prosegue poi verso Canazei, cambiando ancora provincia (siamo ora nel Trentino) e valle. Perla della Valle di Fassa e delle Dolomiti tout court come viene giustamente definita, Canazei è una rinomata località sciistica che ha saputo mantenere vive le sue origini e tradizioni ladine nonostante il notevole sviluppo degli ultimi decenni. Continua a leggere: Canazei, perla delle Dolomiti e capitale dello sci.

Con il Passo Falzarego chiudiamo la panoramica dei luoghi dolomitici attraversati dalla Coppa d’Oro il 1 settembre in onor di Hemingway. Il valco alpino del Veneto mette in comunicazione l’alto Agordino con Cortina d’Ampezzo mediante la principale arteria di comunicazione delle Dolomiti che è la Strada statale 48. Attorno al Passo Falzarego si sviluppa un’area incredibilmente bella situata in parte nel comprensorio del Parco delle Dolomiti d’Ampezzo e confinante con il Parco Naturale di Sennes e Fanes. Che dire? Un trionfo di natura e quando la natura regna sovrana, anche lo sport ne beneficia, come le edizioni storiche della Coppa d’Oro delle Dolomiti sapientemente seppero promuovere al motto di “sport e turismo”.  

Le puntate precedenti:
PESARIIS E LA COPPA D'ORO DELLE DOLOMITI 2012
DOLOMITI COPPA D'ORO 2012: AUTO D'EPOCA ED HEMINGWAY
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