La Slovenia è un paese piccolo, che concentra in poco più di 20 mila e duecento chilometri quadrati risorse naturalistiche e ambientali estremamente varie. Una situazione questa di grande privilegio e, turisticamente parlando, molto conveniente. Un viaggio in Slovenia, infatti, consente di passare dal mare alla montagna senza troppe difficoltà, viste le distanze relativamente brevi, ancor più godibili se si sceglie di attraversarle in macchina, in moto, in camper, insomma con mezzi propri. A questo si aggiunge la felice posizione nella parte sud dell'Europa Centrale che rende il Paese facilmente raggiungibile tramite le autostrade dall'Italia, Austria, Ungheria e Croazia. Un mondo, insomma, a portata di mano, ancora in gran parte sconosciuto al turismo di massa e, forse anche per questo, immune da certi disagi legati al sovraffollamento.
La Slovenia è un paese che ispira rispetto, ricco di suggestioni ambientali e tradizionalmente votato all'accoglienza, crocevia delle tre grandi culture d'Europa neolatina, germanica e slava. Un paese più da viaggiatori che da turisti, forse anche un po' da intenditori, perché le sue bellezze la Slovenia non le ostenta, ma le protegge, quasi le occulta, complice una natura prosperosa ad alti livelli di spettacolarità. Miracoloso abbaglio di escursionisti, cicloturisti, naturalisti in genere, la Slovenia alpina è il primo passo verso la soglia di un paradiso che ha nome Natura.
Infinitamente nobile e maestoso, il Triglav, il monte che domina le Alpi slovene (Alpi Giulie), è l'icona di tutti gli escursionisti più incalliti. Il famoso viaggiatore inglese Longstaff ebbe a dire che il monte regnava nel mondo dei sogni e che gli sloveni lo trattavano come una divinità. In tal senso il suo nome "tre teste" sta a indicare i tre regni su cui il monte impera: il cielo, la terra e il mondo sotterraneo. L'Isonzo è il secondo nome che di riflesso citerei pensando ai tesori naturalistici della Slovenia. E' un fiume brillante nel vero senso della parola, le sue acque sono talmente limpide che si bevono, costantemente tinte dal riverbero del sole. E' lui il protagonista della Valle omonima; gli amanti degli sport acquatici non possono non passare da qui.
Del litorale sloveno, l'entroterra carsico è forse il momento più spettacolare. Parlo di grotte inabissate e canyon sotterranei, di universi sommersi e scenografie naturali da film di fantascienza. Parlo delle Grotte di Postumia e di San Canziano, patrimoni mondiali dell'umanità. Ma questo è soltanto l'inizio. C'è il mare dell'Adriatico, il richiamo mondano di Portorose e quello del vino, e ci sono tanti, ma tanti, posti giusti dove assaggiarlo.