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Cannes 2013 Solo Dio perdona Bangkok location

Bangkok tra grattacieli e thai boxe

CANNES 2013 - La metropoli asiatica si vive di notte, come nell'atteso film "Solo Dio Perdona": a fare da sfondo lo sfavillante skyline e i locali di boxe thailandese

Bangkok grattacieli di notte
©Shutterstock
Tra i film più attesi protagonisti di Cannes 2013 c'è sicuramente il nuovo di Nicholas Winding Refn, ancora in coppia con Ryan Gosling dopo il cult Drive. Il film nella versione italiana si intitola Solo Dio Perdona ed oltre a Gosling vede tra i protagonisti una glaciale Kristin Scott Thomas e Tom Burke. Presentato in Concorso a Cannes uscirà nelle sale italiane il prossimo 30 maggio. Si tratta di una storia violenta, fatta di rabbia e tradimento ma dove non manca la possibilità di redenzione. Il protagonista è Julian, un gangster inglese che ha come obbiettivo quello di vendicare il fratello ucciso, spinto soprattutto dalla madre a capo di una potente organizzazione criminale. Si ritrova contro Chang, un ex poliziotto chiamato l'"Angelo della vendetta" predisposto al ristabilimento dell'ordine, che Julian sfida ad un incontro di Thai Boxe nella speranza che, sconfiggendolo, possa ritrovare la pace dello spirito: ma non andrà cosi.

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Tutta la vicenda si svolge in Thailandia ed è quindi Bangkok a regalare le scenografie migliori, grazie anche alle panoramiche inquadrature dello skyline che proiettano lo spettatore in un turbinio di luci al neon che sembrano l’entrata per un mondo parallelo. Fino a pochi anni fa i turisti, dopo le visite di tipo classico al Palazzo Reale e ai templi più importanti, erano soliti recarsi nel quartiere cinese e tra le bancarelle notturne di Patpong. Oggi la realtà è ben diversa, in quanto la grande metropoli thailandese offre itinerari di design che si sviluppano in verticale: vale a dire che attrazioni turistiche sono diventati i grattacieli che danno spettacolo.

A Silom Road svetta la State Tower, grattacielo sormontato da colonne neoclassiche e un cupolone che ospita il Distil, lounge bar al 64° piano, per aperitivi con tramonto a picco sulla città. Il Ristorante Breeze, tra il 51° e 52° piano, è l’ultimo gioiello della tecno-architettura aerea: si entra e si cammina per 25 metri su un ponte di vetri che cambiano colore e che conducono all’anfiteatro affacciato come un trampolino sul vuoto della notte. Salendo altri 12 piani si arriva allo Sirocco, a quota 250 metri sopra Bangkok, nel ristorante open air più alto del mondo. L’albergo più alto dell’Asia è invece il Baiyoke Sky Hotel, che tocca i 310 metri. E sono solo alcuni dei protagonisti che formano lo skyline permettendo a Bangkok di dispiegare ali di vetro e acciaio sul tetto di un nuovo mondo, riflesso anche sul Chao Praya, il fiume che sembra non diffondere mai i colori del cielo ma che mira invece a legare la successione dei grattacieli che vi si affacciano.

Dai panorami sfavillanti delle luci dei grattacieli a quelli fumosi e promiscui dei night club. Tra i locali c’è quello dove vengono disputati gli incontri di boxe thailandese: il protagonista ne era proprietario insieme al fratello ucciso, ma il luogo veniva usato anche come copertura per lo spaccio di droga. E proprio la muay thai, o thai boxe, ovvero il pugilato thailandese, è un altro dei simboli del paese che caratterizzano il film. La disciplina è nota come "l'arte delle otto armi" perché consente ai due sfidanti di impiegare combinazioni di pugni, calci, gomitate e ginocchiate, quindi otto parti del corpo utilizzate come punti di contatto. Il Thai boxer professionista combatte con un paio di calzoncini sopra il ginocchio con scritte in caratteri thailandesi, senza nessuna protezione tranne che i guantoni, i bendaggi sulle mani per tenere saldi i polsi, il paradenti e la conchiglia per proteggere i genitali.

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