Prima di partire per uno dei poli mettete la vostra macchina fotogrtafica "al fresco" e verificate come se la cava. E fate attenzione: anche le batterie potrebbero abbandonarvi sul più bello
In frigorifero.
Se siete in partenza per zone a bassissima temperatura provate a lasciare la vostra macchina fotografica nello stesso elettrodomestico bianco in cui tenete le uova e il latte, anche se normalmente lidea vi farebbe rabbrividire (in senso letterale). Se la fidata Nikon o Pentax non supera la prova, e la funzionalità della macchina risulta compromessa, è il momento di rivolgersi a un laboratorio specializzato per valutare lopportunità di intervenire sullapparecchio o lasciarlo a casa.
Ai poli la latitudine è massima (90°) e dal punto di vista geofisico valgono le osservazioni opposte rispetto a quelle dellequatore: ombre lunghe, tempi maggiori di permanenza del sole al crepuscolo, etc.
In un ambiente polare sono i toni di bianco a costituire gran parte del paesaggio: per una corretta esposizione ci si può servire di cartoncini grigi in vendita nei negozi di fotografia professionale. Procedendo alla misurazione dellesposizione su di essi si ottengono foto più accurate, soprattutto quando si riprendono soggetti scuri sullo sfondo della neve.
In presenza di cielo oscurato da nuvole uniformi, come spesso accade negli ambienti freddi ad alte latitudini, lutilizzo di un filtro paglierino può contribuire a rendere limmagine meno scialba.
Un altro avvertimento: le batterie funzionano peggio alle basse temperature. In caso di cattivo funzionamento tenetele qualche secondo in mano e conservate quelle di riserva in un contenitore a contatto con il corpo.
Infine, ricordatevi che entrare ed uscire da un ambiente freddo determinerà la formazione di condensa sulle lenti e sulle parti metalliche: qualora questo si verifichi, aspettate che la macchina si sia scaldata e, successivamente, disassemblatela per la pulizia. La condensa sugli elementi interni è infatti ancora più grave.