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Buenos Aires - La Boca. A casa di Maradona

A casa di Maradona

Sarà pure il quartiere più italiano (anzi genovese) di tutta Buonos Aires, ma La Boca è un tripudio di vitalità a tinte forti che vale la pena scoprire. E non c'è tifoso di calcio al mondo che non lo conosca. Merito di Diego Armando Maradona.

La Boca Maradona
Credits ©TreakEart.com
Sarà pure il quartiere più italiano (anzi genovese) di tutta Buonos Aires, ma La Boca è un tripudio di vitalità a tinte forti che vale la pena scoprire. E non c’è tifoso di calcio al mondo che non lo conosca. Merito di Diego Armando Maradona.

E’ il quartiere più italiano (anzi, genovese) di tutta Buenos Aires e, non c’è tifoso di calcio al mondo che non lo conosca. Già, perché La Boca è da anni un luogo di pellegrinaggio per i tifosi del mondo intero. Si deve tutto al Boca Junior e a Diego Armando Maradona, le cui gesta riecheggiano ancora nello stadio della Bomboniera.  Ma La Boca è anche altro. Questo celebre e pittoresco quartiere viene frequentato dai turisti anche per i suoi colori esotici e sgargianti e, dai turisti italiani, per ritrovare le proprie radici.

La Boca, infatti, era il luogo dove si insediarono molte delle comunità italiane, in particolare quella ligure, che qui costruì la sua piccola Genova, facendone il luogo d’incontro delle vite di furfanti e prostitute, marinai e viaggiatori. Un minuscolo paese dentro la città, malsano è vero, ma anche incredibilmente affascinante. Ai genovesi in visita, la gente della Boca racconta aneddoti gustosi sullo spirito industrioso ma anche ribelle dei loro antenati. Anticlericali convinti, raccolti in quella che è l'oramai centenaria associazione mutuale "La Ligure", questi vecchi genovesi resero la vita difficile a più di un parroco della chiesa locale. Una memoria, quella della vecchia Boca genovese, che non si perde. Sono ancora tante le storie di famiglia che il visitatore può raccogliere camminando per le stradine del quartiere.

Oggi il quartiere di çLa Boca è un quartiere vitale e stimolante. Le strade sono piene di pittori e artisti di strada. Le case sono ancora pittoresche e colorate come al tempo della “colonizzazione” genovese.
Qui, un tempo, regnava incontrastato il tango. Non a caso, visto che questo ballo esprime da sempre la malinconia degli immigrati. Fino a non molti anni fa, il tango lo si ballava fino all'alba nelle pizzerie (cantinas) della Boca, tra una porzione di fainà e un bicchiere di vino.

Oggi, invece, è d’obbligo una passeggiata in Calle Caminito, dedicata al celeberrimo tanguero bochense Filiberto. Qui si esibiscono gli artisti di strada bonaerensi: pittori, ballerini di tango e suonatori di bandoneon si contendono l'attenzione dei turisti.  Per gli acquisti si può andare al Centro Cultural de Los Artistas (Magallanes 861): anche se nel quartiere non manca la scelta e ci sono decine di mercati e negozi che vendono arte, artigianato e souvenir, questo complesso è stato il primo ad aprire i battenti, e rimane il migliore. Non solo offre l'opportunità di dare un'occhiata all'interno di una ex casa popolare, ma ospita anche una piccola galleria d'arte dove si possono acquistare dipinti di artisti locali.

Infine, un consiglio gastronomico e un indirizzo da portare in viaggio con se. E’ quello di un ristorante ricco d'atmosfera e di storia: El Obrero (Agustín R Caffarena 64). Questo locale a conduzione familiare ha una storia lunga settanta anni. Qui hanno mangiato anche Bono degli U2, Robert Duvall e varie celebrità argentine.
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