Non è un caso che Pacentro, piccolo comune vicino Sulmona, sia stato inserito nel circuito dei Borghi più Belli d’Italia: immerso nel Parco Nazionale della Majella e posto su una collina che domina l’intera Valle Peligna, è una realtà capace di incantare chiunque, soprattutto le coppie di innamorati che vengono sedotte non solo dalla natura circostante ma anche dal meraviglioso centro storico e dalla luce dorata che lo avvolge al tramonto, rendendo la località particolarmente romantica. Per molti Pacentro lega il proprio nome a quello della pop star Madonna, la cui famiglia ebbe qui le proprie origini, ma c’è ben altro da scoprire, tra cui le bellezze artistiche.
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Passeggiare per le sue strade significa farsi guidare dall’ispirazione del momento che porta alla scoperta di vicoli e facciate in pietra, di dimore signorili e portali finemente decorati e in mezzo un susseguirsi di archi, chiese antiche lavatoi in pietra, stemmi nobiliari. La parrocchiale di Santa Maria Maggiore è anche detta chiesa della Misericordia si presenta con l’elegante facciata e un prezioso portale scolpito e al suo interno sopita un magnifico pulpito ligneo barocco. Altri interessanti edifici religiosi sono la Chiesa di San Marcello Papa, costruita tra l’XI e il XII secolo, e la Chiesa dell’Immacolata che con la Fontana seicentesca formano un bel punto di attrazione a Piazza del Popolo. L’imponente castello Caldora- Cantelmo è uno dei manieri più interessanti d’Abruzzo e si caratterizza per le sue alte torri che svettano come sentinelle sull’abitato: di impianto medievale, fu ingrandito nel Quattrocento quando alla struttura originaria furono aggiunte un’ala residenziale e due torrioni circolari con feritoie.
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Grazie alle mura di cinta, al mastio, alla valle e al borgo antico che si adagia poco sotto gli scorci panoramici sono particolarmente suggestivi. Una curiosità è legata alla Preta tonna, altrimenti detta pietra dello scandalo: si tratta di una grossa pietra incavata utilizzata come antica unità di misura del grano, sulla quale i debitori insolventi erano obbligati a sedere nudi davanti ai passanti, come forma di pubblica umiliazione. E dopo la passeggiata attraverso il borgo, non rimane che una sosta culinaria: alla Taverna de li Candora, ad esempio, si può godere di una bellissima vista assaporando i piatti tipici del territorio, mentre al Ristorante Posta Pacentrana, punto di riferimento per chi vuole assaporare pietanze genuine, si riscoprono le antiche ricette della tradizione locale per poi proporre anche piatti nuovi.