PERCHE’ SE NE PARLA Copenaghen, città da sempre super accogliente e ricca di cultura, può pregiarsi di un altro titolo: secondo la rinomata e popolare guida Lonely Planet, è il luogo più gay-friendly del mondo. A ruota la seguono Nuova Zelanda, Canada, California, Spagna e Germania. Dopotutto la Danimarca è stato il primo paese al mondo a consentire agli omosessuali di registrare la coppia di fatto. Oggi gli omosessuali hanno il diritto di sposarsi in chiesa e di adottare bambini.
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PERCHE’ ANDARCI Copenaghen è una città ricca di sorprese e di contrasti, tra innovazione e tradizione, ultra design e antichi palazzi. Tanti e interessanti i musei e gallerie d'arte, splendidi i giardini di Tivoli e imperdibile la residenza monarchica più antica del mondo. Ma c’è dell’altro: se avete voglia di un posto più LGBT friendly, recatevi nella zona intorno a Strøget, la principale via pedonale dedicata allo shopping.
DA NON PERDERE Nei dintorni anche Vesterbro, un altro quartiere di recente tendenza, anch’esso un’ottima puntata per l’arte contemporanea e la gastronomia danesi. Nel centro di questo quartiere si trovano anche la maggior parte dei bar e club LGBT, incluso Gay Copenhagen. Da non perdere anche la piazza dedicata all'arcobaleno, accanto al Municipio.
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PERCHE’ NON ANDARCI Costi a parte, che non rendono la capitale danese una città economica, il problema principale consiste nelle sue temperature: i mesi da ottobre a marzo portano venti gelidi, pioggia, neve e cielo coperto, con punte minime a gennaio e febbraio sono i più freddi dell’anno, con temperature sotto lo zero. Durante questi mesi, inoltre, c’è pochissima luce solare: soltanto 4-5 al giorno.
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PERCHE’ NON ANDARCI Costi a parte, che non rendono la capitale danese una città economica, il problema principale consiste nelle sue temperature: i mesi da ottobre a marzo portano venti gelidi, pioggia, neve e cielo coperto, con punte minime a gennaio e febbraio sono i più freddi dell’anno, con temperature sotto lo zero. Durante questi mesi, inoltre, c’è pochissima luce solare: soltanto 4-5 al giorno.
COSA NON COMPRARE Oltre allo shopping di moda e ai ricchissimi negozi di artigianato, a volte poco accessibili economicamente, tanti i souvenir cheap a disposizione: i più venduti gli elmi vichinghi, ovviamente in plastica, con le corna. Aiuto.
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