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Musei di Copenaghen: Arken e Louisiana

I musei di arte contemporanea a Copenaghen

I musei Louisiana ed Arken della capitale danese. Da non perdere fino a maggio la mostra di Pablo Picasso.

Arken Museo di Arte Moderna a Copenaghen
©ARKEN
Andare a Copenaghen e scoprire che ha poco o nulla da invidiare ai grandi musei americani di arte contemporanea. L’Arken e in particolare il Louisiana sono infatti due veri e propri punti di riferiemento internazionali per ciò che riguarda l’arte occidentale dell’ultimo secolo. Entrambi sono un po’ fuori dalla città, l’Arken a sud est, nella località di Skovvej, il Louisiana a nord, nella cittadina di Humlebæk, ma con gli efficienti treni danesi il percorso è di poco meno di mezz’ora in ambedue i casi, con la possibilità di fare un unico e conveniente biglietto (treno  + ingresso al museo) direttamente in stazione.

Dopo oltre due anni di lavori di restauro e ampliamento, dal 2008 ha riaperto l’ Arken, il museo di arte moderna, un luogo ricco tanto nella collezione permanente che nelle mostre temporanee. Una struttura a forma di nave che si affaccia sul mare e che ha tra i propri prezzi pregiati varie opere di Damien Hirst, Marc Quinn, Mona Hatoum e Jeff Koons. Fino al 25 aprile sono poi ospitati i lavori dello scrittore e disegnatore danese, Hans Scherfig, mentre durerà fino ai primi di giugno un altrettanto interessante esposizione di uno dei massimi esponenti del movimento del primo novecento degli Skagen, la pittrice Anne Ancher. C’è tempo invece fino a fine novembre per lasciarsi disorientare dalle installazioni della superstar dell’arte moderna, Olafur Eliasson.

Se avete tempo per un solo museo (anche se meritano entrambi), il nostro consiglio è senza dubbio quello di recarvi al Louisiana. Non si tratta infatti solo di una classica pinacoteca con opere di Andy Warhol, Roy Lichtenstein,  Dubuffet, Yves Klein, Rauschenberg, Picabia, Pollock, Louise Bourgeois, Philip Guston, Morris Louis, Jorn, Baselitz, Polke, Kiefer and Per Kirkeby, ma anche di un incantevole giardino affacciato sul mar Baltico, affascinante non solo per il panorama, ma anche per le varie opere che, come alberi, si appoggiano sul prato al suo interno. L’edificio è infatti un susseguirsi di vetrate e pareti in legno inframmezzato, ogni tanto, da alcune porte aperte da cui è possibile uscire e trovarsi così improvvisamente accanto ad un laghetto artificiale con  “La civetta” di Joan Mirò, un uomo di Giacometti, un metallo minimalista di Richard Serra o un bronzo di Henry Moore. Non solo la collezione permanente è ben disposta, luminosa e vera calamita per chiunque ami il colore e la gioia di una visione che rallegri tanto lo sguardo quanto il cuore, ma anche le mostre temporanee sono di una qualità e di un’ampiezza difficile da trovarsi altrove.

Grande attrazione del momento è la da poco inaugurata mostra dedicata a Pablo Picasso (fino al 29 maggio), più di cento lavori del periodo che va dal ’43 fino alla sua morte ed incentrati sulla natura politica delle sue opere (il sottotitolo dell’esposizione è infatti : “Peace and Freedom”). Il percorso offerto offre non solo alcuni bellissimi dipinti del pittore spagnolo, ma anche alcuni dei tanti manifesti, vignette, prime pagine dei giornali, disegnati per il partito comunista francese durante gli anni del dopoguerra. Il pensiero politico di Picasso viene mostrato seguendo un criterio cronologico che, nella sua coerenza e parallelismo con i dipinti, si rivela un vero e proprio racconto di vita.

Da poco, lo scorso 2 marzo, è stata inaugurato uno spazio dedicato alle stampe dell’artista Al Taylor, mentre è appena terminata invece una bella mostra ai dipinti di Walton Ford, artista impegnato da anni in un affascinante ricerca storica e conseguente rappresentazione, dei racconti sull’africa dei coloni europei di ottocento e novecento, mentre dal primo giugno un grande studio sull’architettura contemporanea (campo in cui i scandinavi da un decennio risultano leader mondiali per quantità e innovazione) sarà offerto ai visitatori attraverso modellini e fotografie fino al primo ottobre. Un’occasione in più per fare un viaggio in Danimarca.

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