Per chi ancora non la conoscesse,
questo potrebbe essere il momento migliore per incontrare, per la
prima volta, l'arte di una donna che con le sue opere si è fatta
pioniera di un genere in cui l'artista stesso è il protagonista
delle proprie creazioni. Si tratta di Frida Kahlo, una pittrice
messicana del XX secolo che aveva l'abitudine di inserire sé
stessa nelle proprie opere, dando vita a particolari autoritratti e
suggestive scene tratte dai fatti drammatici della sua vita.
COYOACAN: IL MESSICO DI FRIDA
Fino al 12 gennaio i lavori più belli
di questa artista così particolare incontrano una città ricca di
fascino come Copenhagen, trovando spazio all'interno dell'Arken
Museum of Modern Art. Chi si trova nella capitale danese in questo
periodo ha, dunque, l'opportunità di aggiungere un pizzico di arte
contemporanea al proprio soggiorno inserendo nel proprio itinerario
un'attrazione che si aggiungerà piacevolmente alle già numerose
bellezze offerte dalla città.
Copenhagen è ricca di luoghi da vedere
ma, pianificando con precisione le proprie giornate, in poco più di
un paio di giorni si potranno visitare almeno i monumenti e le
attrazioni principali. I ritmi saranno un tantino serrati ma ne varrà
sicuramente la pena. Il primo giorno, appena arrivati, si può
raggiungere la bella Marmorkirke, la chiesa di marmo, con la sua
bellissima cupola verde dalla quale è possibile godere di un
magnifico panorama sulla città. Non lontano, sorge il palazzo di
Amalienborg Lot, attuale residenza reale. La passeggiata può
proseguire con un occhio all'orologio cercando di raggiungere il
castello di Rosenborg entro mezzogiorno, orario di inizio del cambio
della guardia che, quando la regina è presente, viene effettuato con
una cerimonia più lunga accompagnata da una banda. Dopo una sosta
per il pranzo si può procedere alla visita del palazzo, con le sue
bellissime sale, compresa quella del trono, e le preziose collezioni
di corone e gioielli. Il castello vanta, inoltre, affascinanti
sotterranei ed è circondato da un magnifico giardino. Al termine
della visita ci si può incamminare verso la celebre Sirenetta, il
monumento più immortalato della città, passando per la pittoresca
chiesa di Sankt Alban, per la sontuosa fontana al centro della quale
si staglia la scultura mitologica di Gefionspringvandet e,
soprattutto, per gli spettacolari giardini di Kastellet. Una volta
scattate le immancabili fotografie della bella Sirenetta affacciata
sul mare, ci si può dirigere al Tivoli il vivace e coloratissimo
parco divertimenti all'interno del quale, specialmente nel periodo
estivo, vengono organizzati anche numerosi eventi musicali e di
intrattenimento. I numerosi locali e ristoranti al suo interno
offrono sfiziosi spunti per la cena, per poi terminare la propria
serata tra spettacoli, luci variopinte e attrazioni più o meno
adrenaliniche.
Il giorno successivo può cominciare in
Radhuspladsen, una delle piazze più grandi della città e sede
dell'imponente municipio, oltre che punto di partenza (o di arrivo)
della via dello shopping per eccellenza, Stroget. Si tratta del viale
pedonale più lungo d'Europa che intrattiene i propri visitatori con
negozi, boutique, grandi magazzini oltre che, naturalmente, con caffè
e ristoranti dove fermarsi per un pranzo veloce dopo il quale
riprendere il cammino. La tappa successiva sarà, dunque, piazza
Kongens Nytorv dalla quale si sviluppa l'antico porto di Copenhagen,
una delle zone più caratteristiche della città, famosa per le sue
pittoresche case colorate con i tetti a spiovente, tipiche dello
stile architettonico delle città del nord, che si specchiano sulla
superficie dei canali. Chi lo desidera, da qui può imbarcarsi su uno
dei numerosi battelli che effettuano un affascinante giro turistico
di Copenhagen dall'acqua. Un caffè, uno spuntino oppure una bibita
seduti al tavolino di uno dei caffè del porto regalerà piacevoli
momenti in uno scenario d'eccezione. Con l'approssimarsi della sera
ci si può spostare verso uno dei quartieri più particolari della
città: Christiania, chiamata anche Città Libera di Christiania,
fondata nel 1971 da un gruppo di hippies. Qui vigono regole tutte
particolari, prima su tutte quella di non fotografare. Si vive con
una certa libertà, tanto che ci si può facilmente imbattere in
abitanti e visitatori intenti a fumare qualcosa di un po' più
“forte” di una semplice sigaretta. Sostanze di questo genere sono
facilmente reperibili nel quartiere, ma il tutto avviene nella
massima tranquillità e nel reciproco rispetto, filosofia di vita che
qui regna sovrana. Le simpatiche bancarelle, i colorati murales e i
graziosi locali e ristoranti rappresentano, comunque, una gradevole
cornice per una cena sfiziosa ed una serata piacevole.
L'ultimo giorno, prima di ripartire, si
darà un ultimo saluto alla città da una posizione davvero unica:
dall'alto della Rundetarn (Torre Rotonda), il più antico
osservatorio astronomico d'Europa. Dai suoi 209 metri d'altezza la
vista sulla città, ma anche sul cielo che la sovrasta, è davvero
eccezionale. Ma se fosse rimasta ancora qualche ora prima di raggiungere
l'aeroporto, ci si può concedere un po' di tempo per raggiungere la
Royal Library e l'Opera, ospitate all'interno di due edifici quasi
futuristici che rappresentano la massima espressione dell'animo
moderno di questa capitale che ha fatto dell'ecosostenibilità e del
rispetto dell'ambiente uno dei suoi baluardi. Basti pensare che, nel
corso degli anni, Copenhagen è riuscita a trasformarsi in una città
ad emissioni zero.
IL MESSICO NELL'ARTE: 100 ANNI DI FRIDA