Sembra che appartenga a un suolo marziano piuttosto che italiano e a un mondo lunare invece che terreno. Parliamo della spiaggia rosa d’Italia, quella di Budelli, che con i suoi colori assolutamente originali e incastonati nell’arcipelago della Maddalena in Sardegna, è croce e delizia del nostro patrimonio naturale.
Eppure, la lingua di sabbia più famosa del Belpaese è al centro di una contesa che da una parte la vorrebbe proprietà dello Stato, dall’altra vede prevalere la realtà dei fatti, con il terreno della zona dell’isola di Budelli in mano ai privati e tutt’ora in possesso di un magnate neozelandese. Tutti vogliono la spiaggia, per preservarla, ammirarla e renderla orgoglio della penisola italiana.
Questo perché in soli 16 chilometri di estensione, l’isola di Budelli ha in sé la famosa spiaggia dal colore delicato nella parte sud-orientale della località chiamata Cala di Roto. Così, come avviene per altri fenomeni naturali, è in questo luogo che la fauna marina diventa infatti visibile attraverso una bellezza di solito nascosta sotto acque cristalline e accade quindi che la specificità del luogo dia vita a manifestazioni assolutamente insolite.
Nella spiaggia di Budelli, il colore particolare è infatti dovuto alla presenza della Miniacina miniacea, microrganismo cellulare che abita le posidonie poco lontane dalla spiaggia e che vive in un guscio rosato, che una volta estinta la vita al suo interno, cade sul fondale e arriva sulla spiaggia mischiandosi ai granelli più chiari. In un gioco di maree e correnti che colpisce anche altri luoghi marini, come la località di Elafonissi in Grecia.
Certo, la spiaggia di Budelli resta speciale. Soprattutto perché la sua caratteristica estetica più evidente, è frutto di una sinergia naturale che solo in questo luogo della terra si manifesta in maniera così specifica. Regalando un inno globale anche alla biodiversità del mondo.
Eppure, la lingua di sabbia più famosa del Belpaese è al centro di una contesa che da una parte la vorrebbe proprietà dello Stato, dall’altra vede prevalere la realtà dei fatti, con il terreno della zona dell’isola di Budelli in mano ai privati e tutt’ora in possesso di un magnate neozelandese. Tutti vogliono la spiaggia, per preservarla, ammirarla e renderla orgoglio della penisola italiana.
Questo perché in soli 16 chilometri di estensione, l’isola di Budelli ha in sé la famosa spiaggia dal colore delicato nella parte sud-orientale della località chiamata Cala di Roto. Così, come avviene per altri fenomeni naturali, è in questo luogo che la fauna marina diventa infatti visibile attraverso una bellezza di solito nascosta sotto acque cristalline e accade quindi che la specificità del luogo dia vita a manifestazioni assolutamente insolite.
Nella spiaggia di Budelli, il colore particolare è infatti dovuto alla presenza della Miniacina miniacea, microrganismo cellulare che abita le posidonie poco lontane dalla spiaggia e che vive in un guscio rosato, che una volta estinta la vita al suo interno, cade sul fondale e arriva sulla spiaggia mischiandosi ai granelli più chiari. In un gioco di maree e correnti che colpisce anche altri luoghi marini, come la località di Elafonissi in Grecia.
Certo, la spiaggia di Budelli resta speciale. Soprattutto perché la sua caratteristica estetica più evidente, è frutto di una sinergia naturale che solo in questo luogo della terra si manifesta in maniera così specifica. Regalando un inno globale anche alla biodiversità del mondo.
