PERCHE’ SE NE PARLA La Napoli del cantante Pino Daniele piange ancora la sua assenza. Ieri in Piazza del Plebiscito si sono raccolti “100mila fans”, per ricordare quell’artista che avrebbe compiuto 60 anni il prossimo 19 marzo, colpito nella notte tra il 4 e il 5 gennaio da un infarto. I funerali saranno celebrati oggi alle 12 a Roma nel santuario della Madonna del Divino Amore e alle 19 presso la Basilica Reale San Francesco di Paola in piazza del Plebiscito a Napoli. E il ricordo vola anche a un altro grandissimo artista, Massimo Troisi, suo carissimo amico, con cui ha condiviso ispirazioni musicali ed esperienze. L’attore morì il 4 giugno del 1994, a 41 anni, anch’egli stroncato da un infarto.
PERCHE’ ANDARCI Nato nel popolare quartiere di San Giuseppe, in via San Giovanni Maggiore Pignatelli, in pieno centro storico, Giuseppe Daniele, è uno dei principali esponenti della musica partenopea, di cui ha raccontato devozione e contraddizioni. Non a caso il suo album d’esordio è stato "Terra Mia”, nel 1977. In questo quartiere, dove ha mosso i primi passi, umani e artistici, si trovano anche la chiesa che ha frequentato e il palazzo delle zie che tante volte lo hanno ospitato. In piazza Santa Maria la Nova, poco distante dalla casa dove ha abitato, c’è un famoso bar dove il cantautore avrebbe cominciato a suonare le prime note con la chitarra. Qui si racconta sia nata una delle sue prime canzoni, “Na tazzulella 'e cafè”.
DA NON PERDERE A San Giorgio a Cremano, cittadina alle porte di Napoli, nacque Massimo Troisi, da una famiglia molto numerosa. Si diplomò geometra all'Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri "Eugenio Pantaleo" di Torre del Greco. Fa parte del gruppo teatrale de La Smorfia, con cui ebbe i primi successi presso il Teatro Sancarluccio di Napoli. Oggi, a distanza di più di 40 anni da allora, nel quartiere di Fuorigrotta, è a lui dedicato il teatro Troisi, nel Rione Lauro, nei pressi di via Leopardi. Ma c’è anche una piazza, quella principale di San Giorgio a Cremano, che è stata ribattezzata in suo onore.
Foto: Napoli svelata in dieci tappe
Foto: Napoli svelata in dieci tappe
PERCHE’ NON ANDARCI Napoli racconta ogni giorno cultura e bellezza, fascino e calore, precarietà e contraddizioni. Una città da vivere, da comprendere, da amare. Non esistono ragioni per non visitarla: una delle città più belle d’Italia, da non perdere per niente al mondo.
COSA NON COMPRARE Se volete un ricordo che coniughi, in qualche modo, l’omaggio all’artista e alla città, sappiate che la statuina di terracotta di Pino Daniele si trova nella bottega dei presepi di San Gregorio Armeno a Napoli. Altrimenti l’abbraccio più bello che potete fargli è (sempre) il più semplice: in musica. Non condivisa, non urlata, ma, semplicemente, vissuta. Col cuore.
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