Il clima dell’area della Sabina consente alle uve di maturare lentamente e completamente contribuendo in maniera significativa alle particolari caratteristiche organolettiche del vino "Colli della Sabina".
LA TRADIZIONE La presenza della viticoltura nell’area delimitata risale al tempo dei Romani. Strabone afferma che “Tutto il suolo della Sabina è straordinariamente ricco di olivi e di viti”, Plinio il Vecchio ricorda il vitigno caratteristico della Sabina: la vinaciola, mentre il poeta Orazio esaltò il buon vino della Sabina. La Sabina era poco urbanizzata ma vi erano però numerose ville rustiche che si basavano sulla produzione di olio e vino, prodotti che, sfruttando la navigabilità del vicino fiume erano convogliati a Roma. Nel medioevo i contratti agrari ed i documenti di varia natura, conservati presso gli archivi monastici, confermano la diffusione di tale coltura. Anche in tempi più recenti non mancano testimonianze in merito alla viticoltura ed al commercio del vinoNei corso dei secoli la viticoltura ha mantenuto il ruolo di coltura principe del territorio, fino all’attualità, come testimonia le Sagra del vino di Mentana giunta alla 56° edizione e quella di Magliano Sabino la cui prima edizione risale al 1929
LA DENOMINAZIONE Il Colli della Sabina ha ottenuto il riconoscimento della Denominazione di Origine Controllata con il DPR 10 settembre 1996. Ultima modifica al disciplinare di produzione 2011. E’ prodotto anche nelle tipologie: frizzante, spumante, rosato e novello.
LE CARATTERISTICHE Il bianco dal colore giallo paglierino più o meno intenso, ha un sapore asciutto, delicato, armonico. Il rosso dal colore rosso rubino vivace, ha un sapore secco, rotondo, da secco ad amabile. Profumo delicato, per il bianco. Profumo vinoso, intenso, per il rosso.
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LA PRODUZIONE I vitigni utilizzati sono, per il bianco, Trebbiano toscano e/o giallo, Malvasia del Lazio e/o Malvasia di Candia, per il rosso, Sangiovese, Montepulciano. Le uve destinate alla produzione dei vini a denominazione di origine controllata «Colli della Sabina» devono provenire dai vigneti ubicati nelle seguenti zone: in provincia di Rieti tutto il territorio amministrativo dei seguenti comuni: Cantalupo in Sabina, Castelnuovo di Farfa, Fara Sabina, Selci e Tarano e, in parte, il territorio amministrativo dei seguenti comuni di: Collevecchio, Forano, Magliano Sabina, Montebuono, Montopoli in Sabina, Poggio Catino, Poggio Mirteto, Stimigliano e Torri in Sabina; in provincia di Roma, tutto il territorio amministrativo dei seguenti comuni: Marcellina, Mentana e S. Angelo Romano e parte del territorio amministrativo dei comuni di: Guidonia-Montecelio, Montelibretti, Monterotondo, Montorio Romano, Moricone, Nerola, Palombara Sabina e S. Polo dei Cavalieri.
LA CULTURA Nei corso dei secoli la viticoltura ha mantenuto il ruolo di coltura principe del territorio, fino all’attualità, come testimonia le Sagra del vino di Mentana giunta alla 56° edizione e quella di Magliano Sabino la cui prima edizione risale al 1929.
IN CUCINA Colli della Sabina rosso: va abbinato con primi piatti con sughi di carne e funghi e carni rosse di cacciagione alla griglia. Temperatura di servizio 18°C. Colli della Sabina bianco: si abbina a piatti di pesce anche di lago, minestroni di verdure, frittate e formaggi non stagionati. Temperatura di servizio 10°C.
LA RICETTA Bruschetta prosciutto e uva. Ingredienti: 1 filoncino di pane; burro; 1 costa di sedano; 1 grappolo d'uva; 100 g di prosciutto crudo. Tagliare il filoncino di pane a fette. Tostare in forno o sulla griglia. Spalmare le fette di pane con un velo di burro. Lavare una costa di sedano e asciugarla. Riducete a lamelle. Lavare e asciugare il grappolo d'uva. Spellare gli acini e dividerli a metà, eliminando i semi. Preparate le bruschette con il prosciutto, l’uva e il sedano.
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IL TERRITORIO La Sabina è la zona del reatino più vicina alla provincia di Roma, dalla quale è separata dai monti Sabini. La zona della Doc coincide proprio con il territorio della Sabina antica, che comprende tutti i territori che sono a cavallo tra la provincia di Roma e quella di Rieti. Si dice che la città di Rieti sia il centro esatto dell'Italia. Che questo sia vero o meno poco importa. La città è molto bella e possiede un fascino speciale in qualsiasi stagione dell'anno la si voglia visitare. Inoltre è il punto migliore per partire verso le lunghe escursioni che si possono praticare nella sua provincia, o per goderne le moltissime meraviglie naturali. VISITA RIETI: VAI ALLA GUIDA
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