TOSCANA Dallo scorso ottobre è tornato agli antichi splendori, a dominare maestosamente il Parco Mediceo di Pratolino, un’oasi verde a pochi chilometri da Firenze: per chi è appassionato di scultura cinquecentesca, ben sa che stiamo parlando del Colosso dell’Appennino. Chi, invece, è incuriosito da uno storico detto che recita “Giambologna fece l’Appennino, ma si pentì di averlo fatto a Pratolino”, farebbe bene a lasciarsi ammaliare da questa straordinaria opera d’arte che rappresenta una figura mitologica posta a protezione del parco. Continua a leggere: IN TOSCANA IL GIGANTE DI PRATOLINO
LIGURIA Sulla costa frastagliata del Monte di Portofino si affaccia la splendida baia di San Fruttuoso di Capodimonte: qui è ospitata un’abbazia riportata agli antichi splendori grazie ai restauri del FAI che vale la pena scoprire. Continua a leggere: TESORI DI LIGURIA, L'ABBAZIA DI SAN FRUTTUOSO
UMBRIA Un luogo di culto che ospita un’opera profana, l’architettura neoclassica che sposa l’arte contemporanea: l’ex Chiesa della Santissima Trinità in Annunziata di Foligno è un gioiello nascosto alla maggior parte dei turisti che si recano in Umbria, eppure è pregno di un fascino evocativo davvero speciale. Non solo perché la chiesa stessa è una monumentale opera del ‘700, ma anche perché oggi ospita una scultura di Gino de Dominicis, la 'Calamita Cosmica', un gigantesco scheletro disteso che occupa l’intera navata centrale. Continua a leggere: LA CALAMITA COSMICA NELLA CHIESA DI FOLIGNO
LOMBARDIA Nella Cappella Suardi della cittadina bergamasca di Tresecore vale la pena scoprire gli affreschi più "fantasiosi" dell'artista veneziano, dedicati alla vita di Santa Brigida. Continua a leggere: TRESECORE DA AMMIRARE, GLI AFFRESCHI DI LORENZO LOTTO
LAZIO L’abbazia di Santa Maria di Farfa è un monastero della congregazione benedettina cassinese (che ancora oggi lo abita) situato nel territorio di Fara Sabina, Rieti. Attorno ad essa è sorto un minuscolo borgo, ricco di quel pittoresco fascino da cartolina tipico dei paesini del centro Italia. Continua a leggere: UN GIOIELLO TRA LE COLLINE LAZIALI, L'ABBAZIA DI FARFA
PIEMONTE Chi si trova a passare per il Corso Libertà a Vercelli farebbe bene a fermarsi anche presso la Chiesa di San Cristoforo, edificata nel XVI secolo e rimaneggiata durante il Settecento. E’ qui che si trovano alcuni importanti cicli di affreschi eseguiti tra il1529 e il 1534 da Guadenzio Ferrari, il grande scultore e pittore italiano già noto per gli affreschi e le statue di terracotta del Sacro Monte di Varallo. Continua a leggere: VERCELLI, LA CHIESA CAPOLAVORO DI GAUDENZIO FERRARI
CAMPANIA La Cappella Sansevero è nota al mondo per la bellissima statua del Cristo Velato. Ma vale la pena scoprire altre opere d’arte degne di nota, pur se meno note della celebre statua marmorea. Come la Statua del Disinganno, che si trova nei pressi del pilastro a destra dell’altare, ricca di simbolismi. Continua a leggere: NAPOLI, LA CAPPELLA SANSEVERO OLTRE IL CRISTO VELATO
VENETO Villa dei Vescovi è una villa veneta situata in località Luvigliano, a due passi da Padova. All'interno si possono ammirare gli affreschi del pittore olandese Lambert Sustris, che arriva a Padova nel 1541 qualificandosi come portavoce della corrente postraffaellesca, particolarmente apprezzata dai colti mecenati, e come uno dei pochi artefici in grado di vantare un patrimonio di conoscenze visive in cui era stato messo a punto un linguaggio decorativo di orientamento classico allora inedito nel veneziano. Continua a leggere: VILLA DEI VESCOVI, INCANTO TRA I COLLI EUGANEI
PUGLIA Terra di tesori inestimabili, alcuni tutti da scoprire. Come quello che sorge in aperta campagna a pochi chilometri da Lecce, sulla Strada Provinciale Casalabate-Squinzano: si tratta dell’Abbazia di Santa Maria di Cerrate, uno dei più significativi esempi di romanico nella regione. Continua a leggere: LECCE, L'ABBAZIA ROMANICA DELLE MERAVIGLIE
EMILIA ROMAGNA All'interno della Cattedrale di San Giovanni Battista a Cesena si possono scoprire opere d’arte di notevole interesse, come quelle collocate a metà navata, dove si trova la Cappella della Madonna del Popolo: non sono tanto le colonne in stile corinzio e i marmi policromi ad attirare l’attenzione, bensì gli affreschi di Corrado Giaquinto, pittore pugliese della prima metà del Settecento che è riuscito ad incantare anche Vittorio Sgarbi. Continua a leggere: CESENA, NEL DUOMO I TESORI DI CORRADO GIAQUINTO