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Pesaro da vedere Villino Ruggeri

Pesaro, il capolavoro Liberty della Riviera Adriatica

Con la sua ricchissima decorazione a rilievo il Villino Ruggeri è uno dei più straordinari esempi di Art Nouveau in Italia

Facciata del Villino Ruggeri<br>
©Comune di Pesaro 
Pesaro, Villino Ruggeri
Passeggiare per Pesaro e respirare atmosfere francesi: succede anche questo, grazie al Villino Ruggeri, ubicato al civico numero 1 di Piazzale della Libertà. Si tratta di un edificio sottoposto a vincolo per interesse monumentale dal 1962, merito dell’architettura parigina e delle suggestioni che emana con il mare sullo sfondo. Questo splendido esempio di stile Liberty in Italia fu costruito tra il 1902 e il 1907 secondo l’ispirazione del proprietario, l’industriale farmaceutico Oreste Ruggeri, che tanto era rimasto colpito dall’architettura Art Nouveau in Francia e che ne affidò la realizzazione all’architetto Giuseppe Brega.

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Le caratteristiche stilistiche, cosi innovative e piene di grazia, vennero quindi riprodotte nel villino di Pesaro suscitando non poca ammirazione e stupore tra gli abitanti. Le decorazioni esterne erano moderne anche nella struttura, per la quale venne utilizzato il cemento idraulico per la sua particolare resistenza, lavorato a mano da esperte maestranze, fatto che ha consentito al capolavoro di resistere fino ad oggi nonostante le aggressioni degli agenti atmosferici e del salino che proviene dal mare.

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La caratteristica principale del villino è la ricchissima presenza nei quattro paramenti esterni di decorazioni a rilievo ispirate al mondo marino ed al mondo vegetale che si ripetono su pareti, mensole e sul sottogronda. Sorge in un ampio giardino che prima della guerra era arricchito da aiuole variopinte, una serra in vetro, un gazebo in ferro e un sedile maiolicato: quello che si può vedere ancora oggi è la grande fontana circolare, decorata da grosse aragoste. Il portone esistente, di legno laccato grigio-verde chiaro, ripete parzialmente il disegno del portone di bronzo, opera di Alfredo Cartoceti, sostituito nel 1921 e nel quale erano anche scolpiti in bassorilievo i busti del Ruggeri, della moglie e dei figli. A dimostrazione del grande amore per l’aria e la luce che qualifica l’epoca modernista è la gran quantità di finestre, che vennero munite di persiane solo nel 1921.

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All’interno sopravvivono i mobili della sala da pranzo e la porta a vetri tra l’ingresso e il salotto, mentre al piano superiore, quello più conservato, fregi di foglie, frutti e fiori indicano il nome delle stanze. Quando il villino fu inaugurato tutti gli infissi, la decorazione delle stanze e l'arredamento erano coerenti all'edificio, compresi i lampadari, le maniglie delle finestre, le coperte dei letti e le stoviglie: tutto rigorosamente in stile liberty. Già prima della guerra del 1940 erano avvenute all'interno alcune trasformazioni e modifiche, e durante il periodo bellico come nel periodo immediatamente successivo ebbero luogo gravissimi guasti con la perdita di molte decorazioni e complementi di arredo. Ma, a voler andare a ritroso nel tempo, si può ben immaginare quando, appena costruito, il villino Ruggeri fosse avvolto da un incanto fiabesco, apparendo come una visione in mezzo al lungomare pesarese dove, all’epoca, non c’erano ancora i palazzi e le strutture alberghiere che si vedono oggi.

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