Tutti conoscono Olbia come porto od aeroporto di arrivo e partenza per le proprie vacanze estive, ma non in molti sanno quanto sia un’interessante realtà pregna di storia e cultura grazie alla presenza di notevoli monumenti, musei e siti archeologici. Non solo mare e spiagge di invidiabile bellezza, dunque, ma anche attrattive culturali come il nuraghe Riu Malinu, la Tomba dei Giganti di Su Monte de S’Abe, il Pozzo Sacro nuragico di Sa Testa, le Mura Puniche tra Via Torino e Via Acquedotto, i castelli, gli edifici ottocenteschi, il Palazzo Comunale, il Museo Archeologico e, naturalmente, le chiese monumentali come la Basilica minore di San Simplicio ma anche piccoli gioielli tutti da scoprire come la parrocchia di San Paolo, eretta nel XVIII secolo.
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Quest’ultima, situata in pieno centro, è uno dei luoghi più particolari della città, caratterizzata da un corpo rettangolare e tre cappelle che fanno assumere all’edificio la forma di una croce. Realizzata sui resti di un tempio romano dedicato ad Ercole, come attesta un’epigrafe, e risalente al Basso Medioevo, venne ristrutturata e modificata nella metà del Settecento ed adeguata alle mode stilistiche di allora, che prediligevano le influenze barocche. Ciò che la rende particolarmente riconoscibile è il campanile quadrato interamente in granito e la spettacolare cupola, realizzata intorno al 1939, rivestita di maioliche policrome che la fanno risaltare anche a grandi distanze e la rendono un monumento facile da raggiungere.
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L’interno, barocco, è stato affrescato dal pittore Alberto Sanna durante gli Anni Sessanta con le opere “Resurrezione e angeli musicanti” nell’abside, la “Via Crucis” nelle pareti laterali, l’illustrazione dei “Sacramenti” nell’intradosso della cupola. L’altare maggiore e la balaustra in marmo policromo, il coro e il pulpito ligneo in stile veneziano, due statue di legno del Settecento dedicate al Sacro Cuore e San Francesco sono le altre opere che abbelliscono l’interno. Ad attrarre particolarmente i visitatori, oltre alla cupola tanto fotografata, sono anche gli oggetti d'arte in argento custoditi nella sacrestia, un'aureola e dei sandali dell'Assunta risalenti al Seicento.
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