Partiamo da una notizia. Il prossimo 27 e 28 maggio Milano diventa una Milano da suonare, ancora di più che durante l’anno, da scoprire e da sperimentare con il meglio della scena italiana indipendente. Torna infatti il MI AMI, il festival della musica e dei baci, che raggiunge la sua dodicesima edizione, e che anche quest'anno si terrà nella cornice del parco dell'Idroscalo al Circolo Magnolia. Il Woodstock nostrano, perché del grande evento americano ha la qualità della ricerca musicale e lo spirito hippie-alternativo – prezzi bassi, contatto con la natura e musica suonata tutto il giorno in diverse fase orarie – è organizzato da Rockit, portale di riferimento per la nuova musica italiana, e dall'agenzia creativa Better Days.
Quest’anno gli artisti ingaggiati per il Festival sono molti, è essi non hanno bandiere regionali univoche. Ci saranno più di 50 artisti del calibro di I Cani, Calcutta, Cosmo, Iosonouncane; i Selton e il produttore leccese Jolly Mare. E ancora tra i grandi nomi, i Ministri e Tommaso Paradiso, voce dei Thegiornalisti, che proporra? una personale rilettura del capolavoro di Vasco Rossi, Bollicine. Dal parco dell’Idroscalo al Circolo Magnolia, ex punto di approdo per i mezzi idrovolanti, ad altri luoghi del capoluogo lombardo il legame della città con la musica indipendente è decisamente forte.
Nonostante molti locali storici della città stiano lentamente scomparendo e la geografia della scena musicale cambi continuamente in seguito a crisi economiche, pedonalizzazioni e un normale scorrere del tempo che a volte mette a dura prova le realtà tradizionali.
L’anno scorso chiudeva il locale Scimmie, che aveva alle spalle una storia di 34 anni di musica jazz e ospitate di artisti del calibro di Bluvertigo, Eugenio Finardi e Elio e le storie tese. Altre realtà si sono consolidate invece sul territorio, per una città che può comunque vantare la presenza di un Festival importante per la scena indipendente come il MI AMI. Oggi i giovani artisti, nonostante siano aiutati da realtà virtuali come YouTube per promuovere la propria musica, hanno ancora enorme considerazione della gavetta spesa nei locali delle capitali italiane. Milano è una di queste e di seguito i locali più famosi dove cercare la prossima stella del panorama underground.
Nonostante molti locali storici della città stiano lentamente scomparendo e la geografia della scena musicale cambi continuamente in seguito a crisi economiche, pedonalizzazioni e un normale scorrere del tempo che a volte mette a dura prova le realtà tradizionali.
L’anno scorso chiudeva il locale Scimmie, che aveva alle spalle una storia di 34 anni di musica jazz e ospitate di artisti del calibro di Bluvertigo, Eugenio Finardi e Elio e le storie tese. Altre realtà si sono consolidate invece sul territorio, per una città che può comunque vantare la presenza di un Festival importante per la scena indipendente come il MI AMI. Oggi i giovani artisti, nonostante siano aiutati da realtà virtuali come YouTube per promuovere la propria musica, hanno ancora enorme considerazione della gavetta spesa nei locali delle capitali italiane. Milano è una di queste e di seguito i locali più famosi dove cercare la prossima stella del panorama underground.
La Salumeria della Musica. In zona Ripamonti, in una ex salumeria che a sua volta era stata una fabbrica di catene d’oro; si esibiscono oggi artisti e rappresentanti della musica d'autore; mentre la formula del locale è attenta anche al food di qualità.
Circolo Arci Magnolia. Alle porte di Milano un grande circolo dove si esibiscono all’aperto molti artisti famosi e dove si può andare semplicemente per vedere il panorama verde dell’Idroscalo dal punto di vista un giardino all’aperto. Il Circolo sorge nel mezzo di un boschetto e al suo interno si balla a prezzi modici, ascoltando gli artisti suonare durante molte sere della settimana.
Tunnel. Un locale in zona Centrale che è sia club sia luogo di concerti dal vivo. Spazio ridotto ma tanta storia per il Tunnel; che negli anni si è distinto per un indirizzo punk/rock non comune.
