S'intitola “Carlo Portelli. Pittore eccentrico tra Rosso Fiorentino e Vasari” la mostra che alla Galleria dell'Accademia raccoglie intorno alla grande pala “Immacolata Concezione” i dipinti attendibilmente ascrivibili a Carlo Portelli. Considerata il capolavoro dell'artista la grande pala scandalizzò lo storiografo Raffaello Borghini (1584) per l’esibizione sfacciata e irriverente delle nudità di Eva in primo piano. Giunto a Firenze dalla natia Loro Ciuffenna in epoca imprecisata, l'artista si sarebbe formato, secondo il Vasari, nella affollata e sperimentata bottega di Ridolfo del Ghirlandaio e nel 1538 si era già iscritto alla Compagnia di San Luca o dei Pittori. Nel giro di qualche tempo Portelli divenne titolare di importanti commissioni e fra gli artisti attivi per le maggiori imprese medicee. Ricordiamo che la chiusura della mostra è stata prorogata al 30 giugno 2016
Fino al 24 luglio 2016 Palazzo Strozzi ospita una grande mostra che porta a Firenze oltre 100 opere d’arte europea e americana realizzate tra gli anni venti e gli anni sessanta del Novecento, in un percorso che ricostruisce rapporti e relazioni tra le due sponde dell’Oceano, nel segno delle figure dei collezionisti americani Peggy Guggenheim e Solomon R. Guggenheim. Curata da Luca Massimo Barbero, la mostra intitolata Da Kandinsky A Pollock. La grande arte dei Guggenheim, nasce dalla collaborazione tra la Fondazione Palazzo Strozzi e la Fondazione Solomon R. Guggenheim di New York e mette in scena uno straordinario e inedito confronto tra le collezioni di Solomon e Peggy, zio e nipote, in un percorso che si snoda tra le più grandi figure della storia dell’arte del XX secolo.
Dopo le mostre internazionali di Giuseppe Penone e Antony Gormley, i bastioni dell’antica fortezza medicea ospitano le opere di Jan Fabre, uno degli artisti più innovativi e rilevanti del panorama contemporaneo. Artista totale, Fabre (Anversa, 1958) sprigiona la sua immaginazione nei diversi linguaggi della scultura, del disegno e dell’installazione, della performance e del teatro. La grande mostra Jan Fabre. Spiritual Guards, si svilupperà tra Forte di Belvedere, Palazzo Vecchio e Piazza della Signoria. Si tratta di una delle più complesse e articolate mostre in spazi pubblici italiani realizzata dall’artista e regista teatrale fiammingo.
Buffoni, villani, nani e comici alla corte dei Medici sono i protagonisti della mostra che alla Galleria Palatina presenta alcuni dei più bizzarri e inaspettati soggetti figurativi ricorrenti nelle collezioni medicee. Tra Cinquecento e Settecento, infatti, questi soggetti trovarono significative, e talvolta curiose, rappresentazioni artistiche nelle opere di artisti come il Bronzino, Valerio Cioli e tanti altri. Si tratta quindi di scene cosiddette ‘di genere’, un universo figurativo che nella acclarata gerarchia della pittura barocca, permetteva di illustrare, spesso anche con intenti morali o didascalici, diversi aspetti comici della vita sociale e di corte, quei temi ritenuti, cioè, altrimenti bassi e privi di decoro, indegni di una pittura alta, di soggetto sacro, mitologico o storico.