Si sa, l'eccellenza del cibo e dei vini italiani è nota e apprezzata in tutto il mondo. E non è un caso se, per merito dell'intraprendenza di alcuni imprenditori, negli ultimi anni si sono moltiplicate un pò ovunque iniziative mirate a far scoprire e promuovere fuori dai confini nazionali i tesori enogastronomici del Belpaese. Basti pensare a Eataly, la catena di megastore della ristorazione e dell’alimentazione italiana, fondata da Oscar Farinetti che ha punti vendita a New York come in Giappone.
Per promuovere all'estero una delle eccellenze che maggiormente ha contribuito alla crescita dell’offerta italiana nel mondo, il vino, verrà inaugurata a Mosca il 12 settembre un'importante vetrina per presentare i nostri vini più pregiati, dal Nero d'Avola al Negroamaro, dai Chianti al Nobile di Montepulciano, dal Sangiovese di Romagna al Lambrusco, per citarne solo alcuni. L'iniziativa, promossa da Enoteca Italiana insieme a Ice, Federvini e Unione Italiana Vini, rientra nell'ambito di "Exhibitaly. Eccellenze italiane d’oggi", un evento che offrirà al pubblico russo quattro mesi di mostre, eventi e incontri con l’obiettivo di mostrare non solo la tradizione e la grande cultura italiana, ma anche la vivacità e la modernità dell’Italia di oggi.
In calendario un ricco e articolato programma di eventi in cui figurano degustazioni, incontri b2b, mostre, seminari, conferenze dedicati alla cultura italiana ed alla sua enogastronomia e rivolti sia ai professionisti del settore sia ai visitatori. A fare da cornice all'evento uno “spazio italiano”, appositamente allestito in uno dei luoghi più alla moda di Mosca, l'ex-fabbrica di cioccolata “Krasny Oktyabr”, uno dei centri pulsanti della vita sociale e culturale moscovita.
“Un’iniziativa di grande rilievo, un’opportunità per il made in Italy in un mercato come quello russo estremamente importante per le nostre esportazioni. – dichiara Fabio Carlesi, Segretario generale di Enoteca Italiana - Il tema dell’eccellenza non poteva prescindere da una rappresentanza di un settore: il vino che tanto contribuisce alla crescita dell’offerta italiana nel mondo”.
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