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Valtellina Bormio panorama
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Valtellina
Le tradizioni folcloristiche più famose sono legate alla vita contadina e ispirate dal ritmo della natura e al susseguirsi delle stagioni, ma particolari sono anche alcune lavorazioni come quella della birra in Valchiavenna, dei pezzotti in Val d’Arigna, della pietra ollare in Valmalenco, del grano saraceno a Teglio, del formaggio Bitto nelle Valli del Morbegnese. Durante il "Sunà de mars" in Aprica, i paesani sfilano lungo le vie del borgo e nei prati suonando grandi campanacci per risvegliare l’erba e  chiamare la primavera, cosi come il "Tirà li toli" di Tirano dove i giovani, l’ultimo giorno di gennaio, corrono per le vie cittadine trascinando lattine e bidoni che con il loro frastuono dovrebbero risvegliare la natura, segno che l’inverno sta per finire. Il Carnevale trova il suo apice a Bormio con il "Carneval di mat" dove, in passato, per una settimana veniva destituito il potere ed eletto un podestà dei matti,  il "Carneval vecc di Grosio" con le sue simpatiche maschere nostrane e il "Gran Carnevale Tiranese" che si conclude con l’arcaico rito di bruciare “La Vegia”. Particolarmente sentita è la la sagra di "San Bello" a Monastero di Berbenno, una festa popolare di origine medioevale istituita per festeggiare San Benigno De’ Medici, soprannominato San Bello, fondatore del Monastero.
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