La Majella, oltre che di natura selvaggia, è straordinariamente ricca di testimonianze storiche, archeologiche e architettoniche. In effetti è sempre stata abitata, sin dal Paleolitico 800.000 anni fa. Compaiono dapprima dell’Homo erectus, nel Paleolitico inferiore, e poi il sapiens neanderthalensis, nel Paleolitico medio. Intorno a 35.000 anni fa compare il sapiens sapiens, che segna l’inizio del Paleolitico superiore. È questo il lungo periodo del cacciatore raccoglitore, organizzato in piccole bande che utilizzavano le risorse naturali della montagna per procurarsi cibo, attraverso la raccolta dei prodotti spontanei e la caccia dei grandi mammiferi; utilizzavano anche materiali naturali, come la selce, per ricavare degli strumenti. Ricche testimonianze di questo vasto periodo sono state rinvenute negli importanti siti di Valle Giumentina, Grotta degli Orsi e Grotta del Colle. Nel Neolitico (dai 6600 ai 4500/4000 anni orsono), giunsero dall’area balcanica le popolazioni portatrici dell’agricoltura; ci fu certamente una fusione con i cacciatori e raccoglitori dell’epoca precedente.