Calcata, uno dei borghi medioevali meglio conservati in Italia, si trova a circa 50 chilometri da Viterbo e a 50 chilometri da Roma.
Al contrario di quello che da molte parti si legge, la città non è stata mai del tutto abbandonata. Il suo fascino non ha lasciato indifferenti i tanti artisti che ora la abitano, le cui botteghe si susseguono tra i vicoli. Molti di questi artisti sono stranieri: belgi, olandesi, americani ai quali si sono aggiunti gli hippies che abitano ancora le grotte scavate nel tufo della rocca su cui si erge il paese. Hanno acquistato, spesso a prezzi stracciati, le case della città vecchia che i calcatesi erano stati costretti ad abbandonare dal podestà di epoca fascista. Questi aveva fatto iscrivere Calcata nel novero dei centri da risanare in virtù di una legge per i paesi terremotati del Sud. Solo negli anni Novanta un decreto ha salvato il paese dall'abbattimento coatto. Non si tratta solo di pittori e scultori, ma anche di virtuosi delle tecnologie digitali, tanto che qui ha sede un centro di arte telematica.
Calcata è anche all'avanguardia nell'utilizzo della rete a fini turistici, con un portale curato e ricco di immagini e curiosità sul microcosmo decisamente "alternativo" che è il paese.
Oggi la città è meta di un turismo domenicale in continua crescita, e non è raro trovare gruppi di visitatori nordeuropei gironzolare per le botteghe, spesso gestite da loro connazionali che sono giunti negli anni Sessanta. Anche la vita culturale a Calcata è fervente, promossa dalle tante associazioni che hanno sede in città tra le quali promotrice di molte iniziative è il Circolo Vegetariano di piazza Roma.
Da non perdere è la visita al "Granarone", vecchio granaio medievale restaurato dove si organizzano concerti, dibattiti, conferenze e anche corsi di pittura e scultura.
A cavallo tra le province di Roma e Viterbo, l'area protetta svela scenari unici che raggiungono la massima espressione nella rinomata zona di Monte Gelato