Nato all'interno di un bacino scavato da un ghiacciaio dell'era quaternaria, il Lago di Como, grazie alla sua posizione strategica a cavallo tra le regioni del nord e la Pianura Padana, è stato popolato sin dall'antichità. Dopo i Galli furono i Romani a occupare il territorio realizzando una via di collegamento tra il Larius e la Rezia. Ai Romani succedettero i Longobardi ed un periodo di differenti dominazioni. La possibilità di raggiungere facilmente i passi del Maloja e dello Spluga, rendeva il lago particolarmente ambito. Dopo la dominazione dei Franchi, all'inizio dell'XI secolo, Como divenne un comune autonomo ma non smise mai di doversi difendere dai tentativi di occupazione. Cadde dapprima sotto la signoria dei Visconti e degli Sforza, che ampliarono il letto dell'Adda e realizzarono il Naviglio di Paderno per agevolare i collegamenti con il Ducato di Milano, e poi sotto la dominazione prima degli Spagnoli, poi degli Austriaci e, per un breve periodo, dei Francesi. Dopo l'annessione al Ducato di Milano, ne seguì le sorti fino all'unità d'Italia.