"Karlsruhe muss
Hauptstadt werden". Questa scritta si legge un po' ovunque a Karlsruhe,
una sorta di biglietto da visita che mette in guardia il visitatore: "Karlsruhe
deve diventare città della cultura".
Con molta sicurezza e un pizzico di
risentimento scritto nelle pagine della storia (ex capitale della
regione
Baden, titolo perduto in seguito all'unificazione del Baden-Württemberg
e
ceduto a Stoccarda), la città si svela nella sua tipica pianta a
ventaglio,
sistema radiale di strade che convergono nel castello barocco dove è
situato il Museo regionale del Baden. Da qui l'appellativo di "città a ventaglio"
che si affianca a quello, più romantico, di "città tra il verde". Ben un quarto
della sua superficie è ricoperta di boschi che si insinuano fino nel centro della
città ed ecco il motivo del secondo appellativo.
Quali carte giocare per vincere la sfida di un futuro come
"città della cultura?". Sicuramente l'asso nella manica è il Centro d'arte e
di tecnologia mediale (ZKM), istituzione unica nel suo genere all'interno
del panorama internazionale. In una struttura di larghi spazi mai conclusi
definitivamente perché sempre in divenire, e ambienti futuristici di ampio
respiro, si sviluppa il progetto all'avanguardia del ZKM: un laboratorio
culturale e artistico per l'era digitale, un museo dei media, un museo di arte
contemporanea, un'area per le esibizioni, una libreria mediatica, con una delle
più estese collezioni di musica contemporanea, video e letteratura sull'arte
del XX secolo, e cinque Istituti (di media visuali, musica e acustica, film,
ricerca di base, e media ed economia) per la formazioni degli studenti che si
volessero specializzare in queste discipline nell'ambito di una cultura
artistica e mediatica di base. Quest'ultimo aspetto, per così dire didattico,
si concretizza poi con una serie di collaborazioni con istituzioni molto
prestigiose, come l'Accademia Statale di Design.
L'innovazione e la progettualità verso un futuro inesorabilmente multimediale e
informatizzato sembrano essere le parole chiave del ZKM che già nell'aspetto
architettonico appare di rottura e che, tra l'altro, dall'ottobre del 1997 è
stato classificato come un monumento storico. L'interattività è l'altra chiave
d'accesso. Non solo interazione negli spazi vuoti, riempiti di volta in volta
dalle creazioni ospitate, ma anche interazione tecnologica nell'area dedicata
al Museo dei Media dove si interagisce letteralmente con le
installazioni, alcune vere e proprie opere d'arte digitali, e si assiste ai
miracoli del virtuale. Città all'avanguardia, dunque, Karlsruhe si propone
anche come uno dei centri congressuali più sviluppati della Germania sud
occidentale, meta di certo turismo d'affari ricercato e culturale. Di rilievo
sono il suo Centro Congressi sulla piazza delle feste insieme al Palazzo
dei concerti, e la Nuova Fiera inaugurata da appena un anno, nonché il
Teatro di Stato del Baden, che ha sede proprio qui ed è un tempio dell'arte, la
Corte suprema e costituzionale e molte altre istituzioni.
Per assaporare la vita di tutti i giorni, basta sostare con un po' di calma
nella neoclassica piazza del Mercato (Marktplatz) dove spicca il simbolo
della città, la piramide, monumento funerario del fondatore Karl-Wilhem, il
magravio del granducato del Baden che qui trovò il suo riposo eterno
("Karls-Ruhe", il riposo di Karl). Conviene entrare in una delle pasticcerie
della piazza per assaggiare le golose specialità del posto, tra cui
l'imbattibile torta di ciliegie della Foresta Nera.