Furono i Greci le prime popolazioni organizzate ad abitare Ischia a partire dal VII secolo a.C.. Si stabilirono nella zona di Montevico a Lacco Ameno ed erano dediti alla lavorazione e al commercio di vasi in ceramica. Era il 500 a.C., invece, quando i Siracusani dispersero le popolazioni greche occupando i loro insediamenti per poi lasciare il posto ad altri dominatori prima dell'occupazione da parte dei Romani. In questa fase della sua storia l'isola aveva come centro una zona nei pressi di Cartaromana, non lontano da Ischia Ponte. Un assestamento del terreno, però, sommerse l'insediamento ed Ischia divenne preda di numerose dominazioni. A Partire dal IX secolo venne occupata dai Saraceni, dai Turchi e dagli Africani per un periodo di circa sette secoli durante i quali le popolazioni costruirono avamposti, torri di avvistamento e sistemi di segnalazione a vista per individuare gli attacchi nemici. Gli abitanti, per scampare agli assedi si rifugiarono nelle zone interne dell'isola dove ricavarono dei rifugi nel tufo ancora oggi ben visibili. Durante i secoli successivi le invasioni di Normanni, Svevi e Angioini continuarono sino a che gli Aragonesi non portarono un periodo di tranquillità. Le eccessive pressioni sulla popolazione da parte della famiglia Avalos si fecero sempre più pesanti e per questo, alla sua morte, la popolazione insorse e l'isola passò sotto il controllo della casa reale di Napoli, fino all'Unità d'Italia. Ai giorni nostri, se l'isola è diventata una frequentata meta turistica, lo si deve, in parte, all'editore milanese Angelo Rizzoli e a Luchino Visconti che se ne innamorarono dando un notevole impulso al turismo.