Quella che un tempo era conosciuta come la vecchia
Adrianopoli si trova nella Tracia meridionale, a ridosso del confine con la
Grecia. E' una parte dell'immenso patrimonio turco di cui non si sente molto
spesso parlare perché fuori dai comuni circuiti turistici, ma che non manca di
fascino e suggestioni.
Fondata nel 125 d. C. da Adriano, fu teatro di molte
battaglie, depredazioni e saccheggi ad opera di diverse popolazioni tra cui
bulgari e crociati: questo perché si trova in una posizione di transito ambita
e contesa. Ebbe secoli di tranquillità e benessere grazie agli Ottomani che la
conquistarono nel 1360 e la abbellirono con grandi opere pubbliche.
Il museo
all'aperto di Edirne ospita due tra i monumenti più belli dell'architettura
ottomana: la Moschea di Selim e il caravanserraglio di Rustem Pasa. La prima,
grande complesso costruito nella seconda metà del Cinquecento, è il simbolo
della città, una delle più grandi strutture al mondo: le soluzioni
architettoniche si fondono di luce ed armonia, con i quattro minareti ciascuno
con tre balconi, archi in pietra di colore bianco e rosso alternati, l'interno
decorato in marmo, legno e maiolica smaltata.
Ha una cupola che supera per
dimensioni anche quella di Santa Sofia ad Istanbul e si nota da una grande
distanza. Il caravanserraglio, commissionato da Rustem Pasa, gran visir di
Solimano il Magnifico, era un luogo di sosta apprezzato dai viaggiatori che qui
trovavano le meritate comodità: camere, camini, cortili con porticati, bagni,
sale comuni, stalle e magazzini, tutto in un vasto edificio a due piani.
Entrambi i monumenti sono esempi unici di colui che è considerato il
Michelangelo turco, il famoso artista dell'epoca Mimar Sinan.
La più antica
costruzione ottomana rimane però Eski Cami, iniziata nel 1403: ha una struttura
formata da nove cupole sorrette da quattro pilastri centrali, con la sala di
preghiera a pianta quadrata e un portico a cinque arcate. Oggi quello che rende
Edirne famosa è il Campionato Nazionale di Lotta Turca che si tiene all'inizio
dell'estate.
Ma vale la pena andare alla scoperta dei negozi, dei locali, dei
giardini ordinati e del bazar coperto, gustando dell'ottimo tè nei tradizionali
bicchierini e assaporando il dolce alle nocciole profumato di muschio. Magari
passeggiano per la Città Vecchia, con il quartiere medievale di Kaleici che si
snoda in un reticolo di strade lungo le quali si affacciano abitazioni tipiche,
alcune ancora in legno. E'un altro volto della Turchia, lontano dalla frenesia
e dall'atmosfera caotica che regna ad Istanbul o dall'esotismo delle regioni
orientali.