La cucina rumena deriva dalla tradizione popolare balcanica, ma ha assorbito le influenze delle moltissime popolazioni che nel tempo hanno occupato la regione: è poco elaborata, basata su piatti saporiti e facili da preparare, a base di carne, verdure o pesce. Si segnalano le polpette di carne alla griglia (Mititei o Mici), gli involtini di carne e cavoli (Sarmale), lo stufato di maiale con aglio e cipolle e le ciambelle preparate con panna e formaggio. La Ciorb è una minestra (o zuppa), preparata con ingredienti diversi, soprattutto verdure, e costituisce una specialità tradizionale. Un altro piatto originale della tradizione popolare è il Mamagliga, che è composto da un impasto di farina di mais, cucinato in molti modi diversi. Per molte famiglie rumene costituisce una sorta di piatto principale.
Riportiamo, tra i piatti tipici, il ghiveci, composto da verdure sminuzzate, con pezzetti di maiale cotto al forno e la pastrama, carne di bue o di maiale affumicato. Ottime sono le beccacce in salmì e le anatre lasciate marinare per 24 ore e arrostite, infine servite con olive. I piatti di pesce da ricordare, famosi grazie all'abbondante pesca di fiume che interessa la capitale sono, il crap la protap, carpa allo spiedo, che può essere preparata in modi diversi e i raci, ovvero gamberoni d'acqua dolce. Ricca anche la serie dei formaggi, tra i quali : la brinza de burduf, (pecorino),l'urda, pecorino dolce e bianco, il cascaval, simile al caciocavallo. A chi piacciono i dolci, è offerta una vasta e golosa scelta: abbiamo ad esempio la placinta (focaccia ripiena), le crepes dette "clarite" e il saraille, ovvero un dolce di mandorle inzuppato di sciroppo.
I vini locali, per quanto siano piuttosto economici, possono dirsi schietti, ma non di qualità considerevole. Più interessanti per una degustazione qualitativa, le molte acquaviti (si chiama "tuica" quella di prugne) e i liquori di produzione autoctona.