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Spello
Spello raccolta nei vicoli e nelle stradine svettanti verso l'alto, verso il monte Subasio, è una splendida cittadina caratterizzata da archi e pervasa da un' atmosfera d'antico. Odore di olive e di tartufo, pietre calcaree rosa tagliate a forma di cubo e di parallelepipedo, come quelle di Assisi, usate per costruire le mura, le case e la quasi totalità degli edifici. Visitandola per la prima volta si è colpiti da un grande senso di armonia con la natura circostante che profuma di olmi, di cedro e di pini, di fiori soprattutto narcisi e nontiscordardime. Echi di storia, con le Porte erette nel periodo augusteo come la Porta Consolare, Porta Urbica, Porta Venere, Porta dell'Arce chiamata anche Arco dei Cappuccini, e quelle di periodo medioevale come Portonaccio, Porta S.Angelo, Porta Fontevecchia, Porta Montanara, Porta Chiusa. La splendidissima colonia Julia, come la denominò l'imperatore Augusto, è ricca di testimonianze di epoca romana e medievale. Nella Sala Grande del Municipio si conserva l'Editto di Costantino, datato tra il 326 e il 333 D.C., che regalò alla città una posizione privilegiata facendone uno dei siti deputati alla celebrazioni in onore degli dei e ai giochi dei gladiatori. La sua chiesa più importante è quella maestosa di Santa Maria Maggiore, che la tradizione vuole costruita nel XII secolo sulle rovine dei templi dedicati a Giunone e Vesta. Più volte rimaneggiata, la facciata è chiaramente seicentesca, conserva nella cappella Baglioni detta del Pinturicchio e conosciuta anche come Cappella Bella, uno degli esempi più incantevoli di pittura del Rinascimento. La piccola Spello infatti è custode della sapienza e genialità del pittore Bernardino Di Betto detto Pinturicchio (Perugia 1454- Siena 1513), secondo soltanto al suo maestro, il Perugino. Su commissione del Priore della Canonica di Santa Maria Maggiore, Troilo Baglioni, Pinturicchio affresca nella parete di sinistra l'Annunciazione, in quella centrale la Natività, in quella di destra la Disputa di Gesù fra i Dottori più quattro Sibille nelle vele della volta donando al mondo intero un'opera unica nel suo genere e vibrante di emozione. Una visita molto piacevole e interessante è quella di Villa Fidelia (o Costanzi), costruita nel XVI secolo là dove sorgevano il Tempio di Venere, il Teatro e le Terme e ora di proprietà dell'Amministrazione Provinciale. Suggestiva la passeggiata nel grande parco con i giardini in stile barocco e all'italiana, mentre l'edificio ospita in modo permanente la Collezione Straka Coppa che raccoglie documenti e opere di arte classica, moderna e anche contemporanea (Manzù, Gattuso, Turcato) distribuiti su tre piani. I cultori della buona tavola non restano indifferenti di fronte alla genuinità e alla bontà dei prodotti di queste terre. L'olio di Spello è uno dei migliori in Italia, e poi c'è il vino, soprattutto rosso, il pecorino del Monte Subasio, i salami e le salsicce, il prosciutto, gli asparagi di montagna, il pregiatissimo tartufo bianco. Da assaggiare le torte rustiche e quelle dolci, la pasta con le noci, la 'stracciatella', i 'biscioloni' e naturalmente i profumati e deliziosi funghi. 
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